Vincenzo Noto

 

 

IN RICORDO DI GIUSEPPE ALESSI

 

Ho incontrato più volte il senatore Giuseppe Alessi alla fine degli anni ottanta e sempre per motivi di lavoro giornalistico. Un personaggio che metteva subito a suo agio l’interlocutore e cercava di coinvolgerlo nei suoi ragionamenti con una passionalità che non diminuiva affatto con l’aumentare degli anni.

L’ultima volta che lo incontrai gli chiesi perché la Regione Sicilia festeggiava l’Autonomia il 15 maggio. La risposta rivela tutta la carica di valori che quella scelta portava dietro.

“Siamo stati noi cattolici presenti nel parlamento regionale ad imporci perché venisse scelta quella data. Il 15 maggio del 1891 il papa Leone XIII aveva promulgato la prima enciclica di carattere sociale. La Rerum Novarum, che per molti di noi costituiva la magna carta del nostro impegno in politica e di militanza nel Partito popolare prima e nella democrazia cristiana poi, aveva dato ai cattolici una forte carica programmatica per spendersi nella vita politica secondo anche le direttive di don Luigi Sturzo. Il messaggio che volevamo mandare ai siciliani era abbastanza chiaro: noi stavamo in politica con un programma ben preciso che faceva riferimento concreto all’insegnamento sociale della chiesa arricchito poi da Pio XI con la Quadragesimo anno e la Divini Redemptoris e da Pio XII con i famosi messaggi natalizi.

Non fu per nulla facile fare accettare alle componenti parlamentari di estrazione marxista  la nostra proposta che da qualcuno veniva giudicata integralista. Abbiamo avuto pazienza e forza di convinzione e alla fine siamo riusciti a far promulgare il decreto di approvazione. Ed il 15 maggio è rimasta la data in cui noi siciliani festeggiamo l’Autonomia raggiunta dopo lunghe trattative con Roma.”

Vincenzo Noto

 

 

 

 

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