Vincenzo Noto |
BERLUSCONI IN FUGA, BOSSI DA TEATRINO…
Forte del consenso popolare e nel ruolo di garante della Costituzione il presidente della Repubblica Giorgio Napoletano cerca di mettere ordine nella confusa situazione politica che coinvolge l’inesistente governo e i partiti impegnati nelle leggi ad personam (sempre la stessa for ever). Con la Lega è scontro apertissimo perché Napoletano ha chiarito per tutti e per sempre che i ministeri hanno una sola collocazione, Roma, che è l’unica capitale dell’Italia democratica nata dalla resistenza. Tutto il resto è teatrino della politica condotto con la rozzezza tipica della Lega e dei suoi leaders. Pronti a far passare tutto ciò che interessa Berlusconi anche con continui e non necessari ricorsi alla fiducia, perché solo così possono ottenere false scelte federaliste che servono solo ad imbrogliare i polentoni felici di farsi prendere per i fondelli. Il ministro Bossi, secondo la sua alta formazione culturale, userebbe altri termini che gli sono molto familiari accompagnandoli con gesti che sono la sintesi del suo spessore politico. Berlusconi non riesce a mettere un freno a Bossi solo perché teme di essere abbandonato nelle leggi ad personam, ma contemporaneamente non riesce a dare i necessari chiarimenti ad un Napoletano rimasto il solo punto di riferimento anche di tutte le organizzazioni sociali, sindacali, di categoria, bancarie come si evince dal documento da questi firmato nei giorni scorsi. E quel che è peggio all’interno del governo c’è una lotta spietata contro il ministro Tremonti (attraverso le vicende del deputato Milanese) l’unico che aveva ancora un poco di credibilità nei confronti dell’opposizione. Che viene pure trascinata in discorsi di scandali o presunti tali in quel di Sesto San Giovanni per farla apparire come gli altri partiti se non peggio… In tutto questo la produzione langue, i giovani pensano solo ad emigrare, tutti gli indici economici invitano alla prudenza se non allo scoraggiamento, e la speculazione internazionale non perde occasione per aggredire la nostra stabilità economica. Con un governo che non c’è per gli speculatori è tutto più facile.
Vincenzo Noto
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progetto: SoMigrafica 2009