Vincenzo Noto

 

 

 

POLITICI CATTOLICI O POLITICI ONESTI?

 

Serve una nuova classe di  politici cattolici” Così il giornalista Orazio La Rocca titolava un suo articolo su repubblica del 26 gennaio u.s. riprendendo una frase del Cardinale Bagnasco.

                                              

Il titolo mi ha fatto riflettere: avrei preferito la versione “serve una classe di politici onesti”.

Non che io non fossi “cattolica”, anzi sono cresciuta “dentro alla Chiesa” in tutta la trafila delle varie fasi dell’Azione Cattolica e, dalla Fede dei miei genitori  ho attinto valori di cui ancora oggi vivo, nonostante io sia molto avanti negli anni.

Mi viene da chiedermi: politici cattolici o politici onesti?. Cattolici sono tutti (credo) i nostri politici, almeno così li vediamo nelle pubbliche manifestazioni,  ma onesti quanti?

Ogni giorno vengono fuori scandali di ogni ordine e grado perpetrati proprio da coloro che dovrebbero essere modello di onestà per cittadini ignari che si sono affidati a loro “ anima e corpo” e poi ogni giorno sono sempre più delusi e confusi, anzi disperati.

E’ inutile che politici di “grido” mostrino ad ogni occasione il loro reverente ossequio ai dettami della Chiesa, perché sono sotto gli occhi di tutti le grandi ingiustizie perpetrati a tutti i livelli.

O ci contentiamo del “semplice generico osanna” o guardiamo tutto il resto ( ed è tanto) che passa ogni giorno quasi inosservato cadendo conseguentemente sulla testa dei più deboli.

Quante sono e quanto gravi le ingiustizie a cui ogni giorno assistiamo!

Le varie leggi sugli immigrati ne sono l’esempio più eclatante. Cosa è stato fatto quando cominciarono le prime leggi “razziste” (penso per esempio alla Bossi-Fini)? Cosa viene  fatto quando si parla  di classi scolastiche separate per gli “stranieri”, di percentuale limitata di  bambini “stranieri” nelle classi  o persino di mezzi pubblici separati? Pensavamo superati per sempre queste leggi razziali da quando Luter King per difendere queste cause ci ha rimesso la vita.

- E la scuola pubblica come è ridotta? Sempre più se ne tagliano i fondi: so di insegnanti che fanno una “colletta” se vogliono i vetri alle finestre o di genitori che devono auto –tassarsi  per riscaldare le aule. E poi, 30 alunni  per una sola insegnante……

-Da sempre ho aperto la mia casa a bambini del disagio socio-culturale e mi domando: come possiamo parlare di insegnamento “differenziato” a 30 bambini delle prime classe che arrivano a scuola spesso alo stato “brado”?.

Intanto vengono difese i contributi alle “ scuole private” per dare ai genitori la “libertà” di scelta.

La selezione è bella e fatta: i “primi” nella società tutta, compresa quella politica, saranno coloro che nelle scuole private di “prestigio” hanno potuto pagare  alte tasse che poi vengono rimborsate dallo Stato e quindi, in definitiva, da quei poveri che quasi mai arrivano a finire la scuola dell’obbligo con successo.

-E che dire dei tanti giovani  che hanno perso così tanto la  fiducia da non cercare più neanche il lavoro perché tanto è inutile cercare?

- E di tanti padri e madri di famiglia licenziati dal lavoro e disperati mentre i “signori” della grande industrie, dopo avere assicurato i loro capitali, ora portano all’estero anche il lavoro?

Chi vigila su tutto questo?

Questi,insieme a tanti altri sono i valori “non negoziabili” pena lo sfracelo della società. E non si dica che è colpa di alcuni “ cattivi” mezzi di  informazione, perché la sfiducia  e la stanchezza è nella realtà delle cose.

Non basta  “osannare” alla vita ( a cui tutti crediamo), ma la vita va seguita in tutte le sue fasi  particolarmente in questo momento così buio della storia.

Solo il buon Dio può operare il grande miracolo di fare capire, a chi di dovere, che è urgente cambiare rotta.

Mi sovviene una frase  dell’Esodo lì dove Dio, di fronte agli Ebrei, che subivano ogni sorta di ingiustizie, dice : “ il grido degli Ebrei è arrivato fino a me”.

Quando il “ grido degli oppressi” è troppo alto, Dio interviene, il come lo sa Lui.

Noi aspettiamo con Fede.            

 

Sarina Ingrassia

 

progetto: SoMigrafica 2009