Vincenzo Noto

 

 

 IMPARATE LA PRUDENZA

Cari giovani,  

a voi e a quanti si impegnano nella Scuola per voi, va il mio cordiale saluto e il mio augurio di un buon anno scolastico!

Vi penso nuovamente a Scuola. Un altro anno del vostro necessario cammino di maturazione. Le conoscenze si allargano, si prende coscienza delle ragioni profonde della realtà, ciascuno/a conosce meglio se stesso/a e già desidera delineare più chiaramente la propria identità e il proprio futuro. In questo itinerario la Scuola vi accompagna, con l’aiuto indispensabile dei Dirigenti scolastici, dei Docenti, della disciplina e dell’ordine da rispettare.

Pensando alla vostra giovane età, all’entusiasmo che sentite forte dentro di voi, espresso dai vostri comportamenti, alla simpatia che nutro per voi e al desiderio di bene che desidero per voi, mi piace ricordarvi le parole impresse nel Libro dei Proverbi. Personificando la Sapienza, il Signore ci dice che essa si fa trovare nelle alture, lungo la via, nei crocicchi delle strade, dietro la porta di casa, per “gridare” a tutti: “Imparate, inesperti, la prudenza / e voi stolti fatevi assennati. […] Accettate la mia istruzione e non l’argento, / la scienza anziché l’oro fino, / perché la sapienza vale più delle perle / e quanto si può desiderare non l’uguaglia” (Pr 8, 4-11).

“Imparate la prudenza!” Questa esortazione è necessaria ripeterla anche oggi, conoscendo i tanti errori, a volte irreparabili, nei vostri rapporti personali, commessi anche inavvertitamente, ricordando il dolore profondo quando viene a mancare un amico, per eccesso di velocità. L’imprudenza, frutto di esaltazione dell’entusiasmo e di eccessiva sicurezza di sé, suggerita forse dal desiderio di apparire o dalle delusioni vissute male, porta a soluzioni dannose, come avete potuto constatare qualche volta.  La prudenza, invece, che nasce dalla presa di coscienza del nostro limite, dalla conoscenza delle nostre fragilità, dalla probabilità di incontrare imprevedibili pericoli, ci invita ad essere saggi. “La prudenza non è mai troppa”, ho imparato a casa; e mi è stata una norma utile. Essa ci suggerisce di far tesoro di ogni cosa, anche degli errori degli altri, per evitarli, perché sono per noi “in agguato” e restano sempre anche una nostra possibilità.

Nel Vangelo troviamo una indicazione preziosa: “Siate prudenti come i serpenti e semplici come le colombe” (Mt 10,16); e l’apostolo Paolo raccomanda: “Vigilate attentamente sulla vostra condotta” (Ef 5, 15). Io vi ricordo anche quanto ha indicato a tutti, l’indimenticabile Giovanni Paolo II, all’inizio di questo nuovo millennio, di “scegliere la « misura alta » della vita quotidiana” (NMI, 31); e ha detto a voi giovani di essere “sentinelle del mattino”.

Una cosa vi raccomando, infine: Non sciupate la vostra giovinezza! Non lasciatevi illudere da allettanti promesse di benessere!. Potete farcela! Avete nel cuore un lettore giusto della vita (la giusta coscienza), la vostra intelligenza, la volontà sincera e tanti aiuti esterni che possono offrirvi l’esperienza serena della gioia di vivere.

Vi auguro una crescita ordinata, ricca di occasioni valide per intensificare la ricerca della verità e l’appassionato desiderio di acquisire e possedere il bene. Portate il mio rispettoso saluto alle vostre Famiglie. Anche quest’anno vi dedico una mia composizione.

 

Vi seguo con il ricordo, con l’affetto, la preghiera. Vi benedico di cuore. Il vostro Vescovo

Acireale 15 settembre 2010

ARDE PER ME // Aspetto la tua parola / come il mattino / dopo una notte di veglia e di dolore. // Mi affretto ad aprire la porta / ai tuoi raggi / perché versano il balsamo / sulle mie ferite, / anche le più nascoste. // I miei passi, allora, / sapranno scegliere il sentiero / segnato da sempre dalla tua voce. // E i miei abiti potranno indicare / la dimora della vera luce / che attende tutti ogni giorno / col suo sorriso. (Pio Vigo)

 

 

progetto: SoMigrafica 2009