Vincenzo Noto

 

 

AUMENTANO I POVERI TRA L’INDIFFERENZA

 

 

“La povertà alimentare in Italia” è il titolo di una ricerca promossa dalla Fondazione per la Sussidiarietà e dalla Fondazione Banco alimentare realizzata dai professori della Cittolica di Milano, Luigo Campiglio e Giancarlo Rovati.

Molti i numeri, gli accostamenti, le osservazioni che da ottiche diverse fanno cogliere un dato inconfutabile: in Italia aumentano ancora le famiglie che passano al di sotto della soglia di povertà alimentare. Le cause? Al primo posto la perdita o mancanza di occupazione (59), problemi di salute o disabilità (30), motivi vari (27). Seguono poi morte di un familiare, separazione dal coniuge, droga, carcere, divorzio, alcol, sfratto…Ovviamente alcuni poveri accusano diversi motivi contemporaneamente.

Senza cibo a sufficienza ci sono un milione di famiglie. La soglia minima di sussistenza (soglia di povertà alimentare) è stata fissata in 222,29 euro per una famiglia di due persone e si capisce allora perché i carrelli della spesa sono sempre più vuoti, ma non per tutti perché chi stava bene continua a starci, anzi è favorito dal fatto che in tempi di crisi come quelli nei quali viviamo alcuni prezzi di prima necessità hanno subito modifiche al ribasso.

Tutti in Italia sembrano avere i poveri al centro dei loro interessi, ma poi a conti fatti, questi sono costretti a stringere la cinghia cercando di nascondere i loro problemi, e quando proprio non ce la fanno vanno a fare la fila dietro agli sportelli della Caritas o del Banco alimentare.

I nuclei familiari più disagiati spendono il settanta per cento del loro reddito, come risulta dalla ricerca, per gli alimenti e l’affitto della casa e così rinviano l’acquisto di scarpe, vestiti e cure mediche a tempi migliori. I dati diffusi in questo momento non consentono una lettura della realtà siciliana da mettere a confronto con le famiglie povere di altre regioni ma da quanto è dato sapere attraverso le caritas parrocchiali e diocesane che gestiscono mense e distribuiscono pacchi di spesa, in Sicilia la situazione diventa ogni giorno più grave.

 

Vincenzo Noto

 

 

 

progetto: SoMigrafica 2009