Vincenzo Noto

 

 

 

NELLA REPUBBLICA DEL BUNGA BUNGA

 

E adesso il bunga bunga, sconosciutissima manifestazione corporale molto vicina, da quel che si dice, alla pornografia, è diventato il filo conduttore per leggere le ultime vicende politiche di un paese a livello internazionale oggetto di pettegolezzo e non da ora. Berlusconi, ancora una volta, invece di far parlare di sé per programmi e progetti governativi che poca gente conosce trascina l’Italia e gli italiani nel fango delle sue vicende sessuali vere o presunte, millantate o vissute  in alcove di prestigiose ville.

Molti ricorderanno quanto ebbe a dire il grande giornalista Indro Montanelli a proposito del nostro presidente del Consiglio: Quando lo conoscerete sarà troppo tardi. Lui lo aveva conosciuto bene per vicende di proprietà giornalistiche e gli italiani lo stanno conoscendo per vicende che non fanno onore a nessuno, tanto meno a lui e al nostro paese che rappresenta.

L’ultima moglie di Berlusconi, Veronica Lario, prima di chiedere il divorzio aveva dichiarato a Repubblica qualcosa sulle esigenze sessuali del suo ex marito che avevano suscitato non poche preoccupazioni. Delle quali esigenze non ci importerebbe proprio nulla se fosse soltanto un privato ricchissimo imprenditore che spende il suo tempo e i suoi soldi con chi vuole e come vuole. (Ovviamente il giudizio etico è un’altra cosa!).

Ma di fatto di quest’uomo di cui si raccontano imprese sessuali in Italia e all’estero è il nostro presidente del Consiglio ed ha dei doveri civici e politici che superano di gran lunga quelli di un comune cittadino. Sempre e dovunque deve essere al di sopra di ogni sospetto. E, purtroppo per noi, le cose non sembrano stare così. Si tratta sempre e solo di fango buttato in gran quantità dagli oppositori politici? E tutti i tentativi messi in atto per sfuggire ai processi sono soltanto fantasie di giornalisti o realtà che bloccano il nostro parlamento a discutere da anni di lodo Alfano, leggi ad personam, scudi protettivi dalla magistratura che vorrebbe trattare il cittadino Berlusconi come tutti i cittadini italiani? E tutto questo mentre la disoccupazione cresce ( e nel nostro meridione ancora di più!), la crisi internazionale attanaglia in modo particolare il nostro paese, industrie piccole e medie chiudono e all’orizzonte non si vede nessun segno di una ripresa che possa far desistere i giovani dal lasciare l’Italia!

Mi sorge un dubbio: Che questo stile di vita berlusconiano agli italiani piaccia sempre di più e in molti aspirino a vivere nel loro piccolo privato e pubblico come lui. Del resto il nostro paese è considerato – così dicono recenti statistiche – uno dei paesi più corrotti del mondo. Per essere un paese cristiano che ha al suo interno una presenza di chiesa cattolica molto diffusa e la sede di Pietro a pochi passi è più che desolante e dovrebbe costringere quanti detengono responsabilità ad alto livello ad una seria riflessione e mobilitazione.

 

Vincenzo Noto

 

 

progetto: SoMigrafica 2009