Vincenzo Noto

 

 

VECCHIE E NUOVE CARENZE SCOLASTICHE

 

Puntualmente, alla riapertura dell’anno scolastico, si riaccende il dibattito sullo stato della nostra scuola, di ogni ordine e grado: edilizia scolastica, doppi turni, nomina dei docenti, caro-libri, richiamano situazioni con cui ciascuno di noi ha avuto modo di confrontarsi. Altrettanto note sono le analisi sulle cause delle disfunzioni che affliggono il nostro sistema scolastico, individuate, per lo più, nella carenza di risorse economiche, nel sistema di selezione degli insegnanti e nella sempre vituperata burocrazia che svilisce.

A questa logica non sfugge, naturalmente, neppure l’università sulla quale da oltre un quarto di secolo si esercitano governi di ogni colore con riforme i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti e che in rare eccezioni riesce, nonostante tutto, ad esprimere qualche nota di eccellenza.

Quest’anno, è la nostra cara Università di Palermo a tenere banco sulla stampa che da mesi se ne occupa per via della crisi finanziaria che l’attanaglia e della difficoltà nel trovare qualcuno che riesca a mettere un pò d’ordine nei conti dell’Ateneo, compito davvero arduo visto che nell’arco di pochi mesi si è dovuto a assistere alle dimissioni di tre direttori amministrativi.

Al neo Rettore Lagalla, che pare animato da buone intenzioni, occorre dare il tempo di mettere a punto, assieme al Senato accademico ed al Consiglio di Amministrazione, una strategia volta a recuperare le risorse economiche necessarie ad una decente gestione dell’Ateneo, purchè non ciò non avvenga a esclusivo discapito degli studenti e delle loro famiglie, già alle prese con la negativa congiuntura economica.

Al contempo è necessario incidere implacabilmente in quei meccanismi – interni ed esterni - che hanno condotto all’attuale disastrosa situazione, affinché l’Università di Palermo torni ad essere quel luogo autentico di ricerca e di studio che ne costituisce l’essenza, circondata dall’attenzione non solo degli addetti ai lavori ma di tutti coloro che hanno a cuore la formazione dei nostri giovani ed il futuro della società.

Salvatore La Mantia

 

 

 

progetto: SoMigrafica 2009