Vincenzo Noto

 

 

 

COMUNICATO FINALE

DELLA CONFERENZA EPISCOPALE SICILIANA

 

 

Nei giorni 8-10 febbraio 2010, presso il Seminario di Caltanissetta, premurosamente ospitata della Chiesa Nissena e dal suo Pastore, si è svolta la Sessione invernale della Conferenza Episcopale Siciliana.


    I lavori sono stati presieduti da S.E. Mons. Paolo Romeo, Arcivescovo di Pa-lermo, il quale, anche a nome dei confratelli, ha formulato gli auguri più fervidi e le più cordiali congratulazioni per la sua nomina a Vescovo di Caltagirone, a S.E. Mons. Calogero Peri OFM Capp., presente alla sessione. Nel ringraziare di cuore per la vicinanza dimostratagli fin dal giorno della pubblicazione della nomina, Mons. Peri, ha comunicato che la sua ordinazione episcopale avrà luogo a Caltagirone il prossimo 20 marzo ed ha chiesto ai confratelli di accompagnare la sua preparazione a quel momento e i suoi passi nel nuovo ministero, con la preghiera e l’affetto fraterno.

    
1. Visita del Santo Padre



    I Presuli siciliani hanno espresso profonda gratitudine al Santo Padre Benedetto XVI per avere esaminato benevolmente la filiale richiesta del dono di una Sua visita nell’Isola, chiamata fin da adesso ad accogliere il Successore di Pietro a Palermo, domenica 3 ottobre 2010. L’annunzio di questo grande dono è stato motivo di viva gioia e di grande commozione per tutto il popolo santo di Dio delle diciotto Circoscrizioni ecclesiastiche della Sicilia, che dovranno prepararsi, con opportune iniziative, all’appuntamento del 3 ottobre, tappa significativa per la vita delle Chiese particolari della Regione.


    I Vescovi hanno avuto un ampio e costruttivo scambio di opinioni ed una serena riflessione per assicurare il fruttuoso svolgimento delle varie tappe del cammino verso la memorabile giornata del 3 ottobre, che dovrà essere un evento squisitamente ecclesiale: il Convegno Regionale sulla Famiglia e sui Giovani. Nei giorni immediatamente precedenti la visita del Papa, infatti, si svolgerà un Convegno di tutti i responsabili e animatori della pastorale della Famiglia e dei Giovani delle 18 Diocesi della Sicilia. Nella giornata del 2 ottobre cominceranno a giungere nel capoluogo siciliano alcune decine di migliaia di giovani e famiglie che potranno vivere momenti intensi di preghiera e di fraternità in preparazione all’incontro con il Sommo Pontefice. Nel pomeriggio dello stesso giorno, in 20 Chiese di Palermo si pensa organizzare celebrazioni della Parola e catechesi sul tema “Lo sguardo del coraggio… per una educazione alla Speranza”, guidate dai Vescovi di Sicilia. Seguirebbe a Piazza Politeama una
“Serata in festa con canti e testimonianze in attesa di Benedetto XVI”.


    Tre saranno gli appuntamenti della giornata con Sua Santità: la celebrazione della Santa Messa, un incontro con i giovani e un incontro con il clero e i membri della vita consacrata.

    
2. La perdurante crisi economica.



    Come già avvenuto lo scorso anno, il prof. Salvatore Butera è stato invitato ad offrire ai Vescovi un aggiornamento sulla situazione sociale ed economica della Regione, nel più ampio contesto di una crisi che, in un mondo globalizzato, continua a serpeggiare a tutti i livelli, italiano, europeo ed internazionale.


Le problematiche socioeconomiche che il Paese vive e che in Sicilia hanno conseguenze più accentuate, determinano uno stato di sempre maggiore disagio che investe le famiglie, alle quali, pertanto, deve essere prestata particolare attenzione con la promozione di politiche organiche e forti di reale sostegno. Le Istituzioni, pertanto, si sentano sollecitate ad individuare maggiori risorse economiche da investire a beneficio delle fasce più deboli della società e delle famiglie.
    In questo contesto i Presuli, come già hanno fatto in altre occasioni, non possono non sentire l’esigenza di rivolgere un forte appello alle diverse componenti della società, ed in particolare a quanti ricoprono cariche pubbliche, affinché coniughino i loro sforzi per trovare adeguate risposte ai bisogni della popolazione e per aprire così orizzonti di speranza per l’avvenire dell’Isola.


È stato anche evidenziato come una continua e crescente attenzione alla cosiddetta “questione settentrionale” rischi di eclissare ulteriormente la doverosa considerazione della “questione meridionale”. Questo fenomeno ha portato come conseguenza ad una prevalente concentrazione di investimenti nelle regioni del Nord e del Centro Italia: in esse continuano ad affluire ingenti somme per l’ammodernamento delle strutture, con il conseguente aumento della “forbice” dello sviluppo dell’intero Paese.


    «ll fallimento del meridionalismo tecnocratico con gravissime conseguenze sul piano occupazionale – ha rilevato fra l’altro il Prof. Butera –
non deve portare ad un processo di deindustrializzazione ma a promuovere una cultura industriale in grado di modernizzare la nostra Regione, che ha urgente bisogno di infrastrutture efficienti e di indirizzarsi verso nuovi filoni dell'economia».


    In questo contesto, i Vescovi si sono detti particolarmente preoccupati per la crisi che investe alcuni settori industriali che con grandi sacrifici si erano sviluppati nella Regione, prima fra tutti lo Stabilimento Fiat di Termini Imerese, come pure l’Italtel, la Keller. Per tali realtà produttive, ormai, la perdita dei posti di lavoro non è più un angustioso timore ma una realtà annunziata.
    Facendosi voce delle sofferenze della gente siciliana, e in presenza delle tragiche prospettive che il tardare di opportune iniziative può causare nel settore occupazionale, è stato lanciato un chiaro appello rivolto a tutti i Responsabili nei diversi am-biti e settori – economico, industriale, politico, ecc. – a fare il possibile per difendere e garantire il lavoro non solo come fonte di sostegno per una vita consona alla dignità umana ma, come una delle più importanti premesse per il rispetto della legalità e della convivenza civile.


    Con dolore si è notato, inoltre, che la ricerca di un posto di lavoro per assicurare un futuro migliore ai propri figli ha intensificato il flusso migratorio di tanti giovani di buona volontà, spesso fra le migliori risorse della Regione.



    
3. La Coldiretti in Sicilia


    I Vescovi hanno ascoltato una comunicazione presentata da una delegazione della Coldiretti sulle drammatiche condizioni nelle quali versa attualmente il comparto agricolo. Nel corso dell’intervento, i Dirigenti della Coldiretti hanno illustrato la natura, le finalità e le dinamiche della “Fondazione Campagna Amica” che conta già oltre un milione e duecentomila aderenti.
    Hanno informato circa la proposta di un disegno di legge inteso alla valorizzazione delle produzioni agricole regionali in vista di un più fattivo impegno perché venga favorita la circolazione dei prodotti locali nelle catene di commercializzazione e di consumo siciliane.

    
4. Uno sguardo ecclesiale sulle problematiche sociali


    Alla luce degli elementi di giudizio emersi sull’aggravarsi e sulle conseguenze della crisi economica, come pure sulla difficile situazione riguardante il mondo dell’agricoltura, settore storicamente così importante per la vita della Regione, i Presuli non hanno mancato di trarre diverse riflessioni conclusive per l’intera Chiesa di Sicilia.


    In considerazione della persistente arretratezza e dall’aumento della povertà relativa della nostra Regione, che continua ad essere afflitta da un atavico immobilismo, come pure da pesanti eredità delle sue vicende storiche, si auspica che si concretizzi sempre più un deciso impegno volto a contribuire alla crescita della coscienza civica e a indirizzare le intelligenze alla ricerca del bene comune soprattutto in quel che riguarda il servizio in politica, la diffusione di una cultura del lavoro e della cooperazione.



    
5. I consultori familiari.


La Federazione regionale siciliana dei Consultori Familiari di ispirazione cristiana, attraverso la dettagliata relazione di alcuni suoi rappresentanti, ha offerto ai Vescovi la mappatura dei consultori presenti nel territorio dell’Isola.


    È stato ribadito il carattere ecclesiale di questi consultori che sono retti da professionisti volontari che uniscono alla perizia personale il valore aggiunto della collaborazione in equipe, con la consapevolezza di rendere un autentico servizio specialmente alle numerose famiglie che oggi si trovano a vivere sempre più complessi momenti di difficoltà.

    
6. Solidarietà tra le Chiese.


    I Vescovi hanno accolto la visita di S.E. Mons. Maroun Lahham, Vescovo di Tunisi che ha presentato loro il progetto di un Centro pedagogico per la formazione degli insegnanti, da realizzare nella sua diocesi, come servizio sia del tessuto ecclesiale, sia della promozione sociale.
    Per la realizzazione di questo progetto è stato richiesto il contributo delle Diocesi siciliane, le quali, tenuto conto della vicinanza geografica con il Nord Africa, come pure dei rapporti intercorsi a livello culturale e della forte presenza di migranti tunisini nel territorio siciliano, si sono impegnate a fornire il loro aiuto, quale segno di collaborazione nello sviluppo dell’area mediterranea e di autentica comunione ecclesiale.



 

 

progetto: SoMigrafica 2009