Vincenzo Noto

 

 

CONSUMISMO E SOBRIETA’

 

I dati di tutte le organizzazioni commerciali e industriali parlano un linguaggio chiarissimo: si spende di meno con conseguenze negative sull’apparato produttivo dell’intero paese. E qualcuno spinge gli italiani a consumare di più perché la crisi è solo apparente, psicologica e consumando di più si riavviano i meccanismi di produzione. Dal momento che tanta gente ha perso il lavoro ed è in cassa integrazione è più che ovvio che nessuno può spendere i soldi che non ha diversamente sarebbe costretta a ricorrere a prestiti. Cosa che già in parte avviene con gravi conseguenze per le famiglie nel prossimo futuro perché potrebbero riavere il lavoro ma avere debiti e quindi ritornare a consumare di meno.

Non sono pochi, però, i sociologi che leggono positivamente questo improvviso impoverimento che ha portato a ridimensionare i consumi perché probabilmente si comincia ad essere più oculati nel comprare e non si riempiono più le pattumiere di cibi scaduti. In termini più scientifici potremmo dire che si passa dal consumismo alla sobrietà con grande vantaggio per tutti. Per chi era abituato a comprare tutto e riempire i carrelli nei grandi commerciali non controllandosi in nulla, perché appena rientra nelle possibilità di spendere potrebbe trovare più conveniente darsi una regolata avendo capito che di tante cose, soprattutto nella quantità, potrebbe farne a meno. Anche il mondo della produzione potrebbe ricavarne un vantaggio perché i soldi risparmiati dal consumo facile e disinvolto potrebbero essere spesi in settori più utili. E dovremmo cominciare a sperare che chi risparmia qualcosa, non consumando più come prima, trovi la possibilità di dare qualcosa ai più economicamente fragili con la conseguenza che questi possano accedere ai quel genere di consumi dai quali si erano dovuti allontanare in ragione della scarsità delle entrate.

E così, da un atteggiamento più sobrio, può venirne un vantaggio all’intero sistema economico, contrariamente a quanto pensano quelli che ci spingono a consumare di più diversamente danneggiamo l’economia. La sobrietà, che per necessità potrebbe diventare una virtù, porta invece dei vantaggi all’intera collettività e al suo sistema produttivo.

 

 

 

 

progetto: SoMigrafica 2009