Vincenzo Noto

 

 

La coscienza cattolica di Palermo

scende in campo per il bene “comune”

 

Il 10 marzo è stato presentato al palazzo arcivescovile di Palermo un documento di “riflessioni... in vista delle prossime elezioni amministrative”. Il documento nasce da quello che mons. Cuttitta, vescovo ausiliare di Palermo, definisce il “senato”, ovvero la parte democratica e non gerarchica, della Chiesa palermitana: il consiglio presbiterale e il consiglio pastorale.  Evidenza di ciò è il tono del documento: molto più delicato del modo forte e schietto del cardinale Romeo, il quale si rivolge molto più alle coscienze letargiche degli amministratori o a certe categorie piuttosto che ai cittadini avvinghiati nella stretta della povertà e della disperazione.

 

“ Non è più il tempo di deleghe in bianco”

Il documento in questione “Una comune responsabilità per Palermo”, presentato dai responsabili degli uffici di Pastorale Sociale e della Cultura: i docenti universitari G. Notarstefano e G. Savagnone, afferma che è “ urgente rinnovare la nostra classe amministrativa” con un voto informato e responsabile, ed attraverso la valorizzazione  di nuove forme di partecipazione alla vita civica, “capaci di generare corresponsabilità, cittadinanza attiva e senso civico”.

Il problema di Palermo, che  ha causato il dissesto dell'economia e del tessuto sociale, secondo il documento è culturale e spirituale. In particolare si oppone al mercimonio tra consenso elettorale ed il posto di lavoro, o altri tipi di accordi con il territorio che non abbiano come fine ultimo il bene di tutta la città. Uno scambio ed una cultura che non è ininfluente dal punto di vista spirituale, ove al credente è richiesto una “coerente adesione al vangelo” ed a Cristo. Pertanto Savagnone, in armonia con il testo che insinua una corresponsabilità dei cattolici nell'attuale crisi, auspica che questo tempo di quaresima sia occasione di una conversione dei singoli che porti a sua volta ad una conversione dei rapporti sociali.

 

“L'ozio è il padre dei vizi”

Il cardinale Romeo interpellato dai giornalisti è stato molto diretto nell'individuare  quasi programmaticamente i punti critici dell'attuale situazione del dibattito politico sia per quanto riguarda le elezioni, sia la situazione amministrativa.

Immediatamente denuncia l'assenza di una discussione dei programmi, di una visione lungimirante della città mentre si è fermi alla delegittimazione e alla ricerca di interessi personali; l'assenza di un piano traffico ed il problema della mafia, che i sindaci non possono contrastare con i proclami, ma solo con la buona amministrazione. Il Cardinale  si collega con questo concetto  al tema del lavoro e con l'antico adagio: “ l'ozio è il padre dei vizi” afferma  che se i cittadini sono costretti alla fame allora l'adesione alla mafia, alla piccola malavita e  a certi gesti disperati non sono una scelta libera, ma c'è un forte condizionamento causato dall'incapacità degli amministratori (o dalla loro cupidigia sembrava quasi stesse per dire). A questo punto l'attacco al lavoro precario generato dal voto di scambio di certa politica, mediato dal caso Gesip: “Se i cittadini vedessero una città pulita, tutti si alzerebbero in difesa dei lavoratori che stanno per essere licenziati”  ma... evidentemente il cardinale, come tutti noi, vede una città sporca ed una inefficienza ingiustificabile a fronte di un organico impressionante con i suoi relativi sprechi a danno della reale crescita economica della cittadinanza.

 

Una “Terra nuova”

Palermo, dunque, deve cambiare mentalità al suo interno, deve convertirsi, come singoli e come collettività, adottare un stile di vita dedito ad un lavoro produttivo ed al rispetto degli altri. La speranza è che questo documento, letto ed approfondito all'interno delle comunità parrocchiali ed associative della diocesi porti ad un fermento spirituale e dunque etico, per essere lievito della terra di Sicilia in occasione delle amministrative ed oltre.

 

Riccardo Incandela

 

http://www.youtube.com/watch?v=wNVldznSP94&feature=youtu.be

 

 

 

 

 

progetto: SoMigrafica 2009