Vincenzo Noto |
SE ATENE PIANGE SPARTA NON RIDE L’INAFFIDABILE BOSSI E LA CRISI ITALIANA
Forse è troppo presto per dire che il berlusconismo è morto e sepolto, ma certamente è abbastanza tardi per riconoscere che la sua crisi possa avere una soluzione positiva. Ciò non significa che non saremo ancora coinvolti in giochetti che tenderanno di tenere in piedi un governo malconcio dal quale in molti prendono le distanze, ma siamo arrivati agli ultimi rantoli. Può sembrare paradossale, ma a tenere in piedi il governo Berlusconi è l’opposizione giudicata da molti ambienti che contano in campo nazionale non ancora pronta a prendere in mano le leve del potere. Sondaggi diffusi nelle ultime settimane danno al primo posto il PD, ma il sistema elettorale potrebbe riservare non poche sorprese. Casini sembra fare sul serio e non perde occasione per umiliare Berlusconi che ha sempre sperato in un recupero dell’ex alleato, mentre il partito di Bossi subisce umiliazioni su umiliazioni per il suo “stile” del tutto inaffidabile. C’è da sperare che Bersani non si fidi troppo dei Maroni e sappia essere abbastanza fermo nel rifiutare alleanze anche solo elettorali per battere Berlusconi. Cose del resto già viste negli anni passati con i risultati che tutti conoscono. Il sì della Camera all’arresto del deputato Papa è un segnale molto chiaro dello stato dei rapporti Lega-Pdl, ma anche un fattore di ulteriore destabilizzazione dei rapporti dei due partiti che rischiano di farsi prendere dalla frenesia di scaricare sull’alleato tutte le colpe di un sistema abbastanza deteriorato con risultati economici (si pensi al mondo del lavoro!) deludenti. Se i due partiti si fanno prendere dalla voglia di crearsi una verginità politica che non hanno a scapito dell’altro, la situazione potrebbe precipitare ulteriormente. La stessa debolezza di Berlusconi, però, potrebbe in questo momento rappresentare anche un punto di forza e diventare una scelta politica: “Calati iunco chi passa la china”. Lui vorrebbe stare zitto ma poi i suoi numerosi processi lo portano sotto i riflettori della politica, col rischio che i cittadini comincino a dimostrare insofferenza a tutti i livelli, anche nei confronti del piccolo amministratore comunale che appartiene allo stesso schieramento.
Vincenzo Noto
|
progetto: SoMigrafica 2009