Vincenzo Noto

 

 

UNA CRISI CHE LASCERA’ IL SEGNO

 

 

Dalle dichiarazioni del presidente della regione, Raffaele Lombardo, e da quelle del capogruppo all’Ars del Partito democratico, Cracolici,  emerge un dato che segna il fallimento dell’attuale governo e della maggioranza che lo sostiene: l’Ars probabilmente  si autoscioglie prima del tempo previsto e all’orizzonte comincia a delinearsi il ritorno alle urne. I siciliani non si stracceranno le vesti per  tutto questo, anche perché questo governo in particolare non lo hanno sentito molto vicino. Pochi ricordano provvedimenti di grande spessore politico, mentre molte categorie ricordano provvedimenti più o meno organici a favore di questa o quell’altra azienda per non far licenziare gli operai. Le vicende giudiziarie di Lombardo incidono sull’andamento politico dell’isola e le prossime decisioni della magistratura potranno far pronunciare la parola fine. Non è che a livello romano le cose siano molto più positive di Palermo.

Monti sta in piedi con il continuo ricorso al voto di fiducia (ben pochi deputati e senatori sono disponibili a tornare a casa) e soltanto il dichiarato sostegno del presidente della repubblica Napolitano impedisce scivoloni da prima repubblica. In questo clima ogni giorno leggiamo di aziende che chiudono, di operai licenziati che si tolgono la vita, di imprenditori che non ne vogliono più sapere di tenere in piedi aziende improduttive. Un clima particolarmente pesante si respira in molte famiglie che da tempo non arrivano alla quarta settimana del mese, mentre le prospettive di lavoro per le nuove generazioni si fanno sempre più drammatiche. Sono in molti a sostenere che le famiglie stanno dando fondo a tutti i risparmi fatti con tanti sacrifici in tanti anni di lavoro e le prospettive di sviluppo appaiono sempre più lontani. Probabilmente  non poche famiglie dovranno avviare un processo di conversione verso uno stile di vita più austero che potrebbe fare bene non soltanto alle tasche ma anche ad un modo di affrontare la vita di ogni giorno che  non conosce controllo e severità. Non sarà facile, soprattutto per i più giovani, adattarsi ad uno stile di vita più severo e con non poche rinunce, ma potrebbe fare bene a tutto il Paese non soltanto dal punto di vista economico, ma anche culturale e politico. Sempre che anche i ricchi vengano colpiti nella loro voglia di dimostrare che loro possono tutto e che i sacrifici devono farli solo quanti con fatica si guadagnano onestamente da vivere.

 

 Vincenzo Noto

 

 

 

progetto: SoMigrafica 2009