Vincenzo Noto

 

 

IL DIALOGO IMPOSSIBILE

 

Se a chiedere il dialogo sono Schifani, Gasparri o Cicchitto c’è ben poco da sperare. perché si sa quanto questi personaggi portati alla ribalta dal sistema Berlusconi siano per natura contro tutto ciò che di positivo può intendersi con il termine dialogo. I sorrisetti, le battute mordaci e velenose che hanno saputo diffondere in abbondanza avvelenando anche il deserto del Sahara, la dicono lunga sulle reali intenzioni che muove la compagnia berlusconiana nel chiedere un diverso clima politico. Tutti sanno bene che Berlusconi ha bisogno di sottrarsi alla magistratura italiana e i suoi uomini cercano complicità in Parlamento per approvare una delle tante leggi ad personam dando al paese l’impressione che a volere queste leggi è l’intero Parlamento.

A chi chiede che per avviare un vero dialogo politico bisogna togliere ogni sospetto che si approvino leggi per Berlusconi l’entourage del presidente del Consiglio risponde subito che hanno tutti i numeri per approvare lo stesso queste leggi. Prendere o lasciare. Se questo è dialogo! L’opposizione non può perdere  di vista il suo ruolo che è quello di controllare governo e maggioranza impedendogli di fare scempio della democrazia e preparandosi a governare senza il sospetto di inciuci di bassa lega. Gli elettori hanno tutte le possibilità e le capacità per giudicare a tempo opportuno. Non vogliono essere ingannati da nessuno, nemmeno da chi sbandiera ai quattro venti l’amore come categoria politica. In politica c’è il consenso o il dissenso ad un progetto e a degli uomini che se ne fanno carico. Tutto il resto viene dal maligno. A fondare un partito dell’amore ci avevano già pensato molti anni fa Cicciolina e Moana Pozzi. E tutti sapevano di quale amore le due non politiche  parlavano agli italiani pronti a farsi prendere per i fondelli. La pesante crisi economica che in questo Natale ha fatto sentire i suoi tristi effetti tra le categorie più deboli richiede innanzitutto chiarezza. La maggioranza ha le sue responsabilità e l’opposizione le sue e gli elettori non vogliono nessuna confusione. Altra cosa sono le riforme istituzionali per il governo dell’intero sistema democratico, ed è giusto che in questo caso maggioranza e opposizione trovino le intese necessarie per rendere il sistema Italia sempre più in grado di offrire ai propri cittadini regole certe che garantiscano un funzionamento sempre più corretto della democrazia.

Vincenzo Noto

 

 

progetto: SoMigrafica 2009