Vincenzo Noto

 

 

ELEZIONI AMMINISTRATIVE, UN MESSAGGIO

 

Il trionfo di Leoluca Orlando candidato a sindaco di Palermo probabilmente non aiuta a valutare il messaggio politico che arriva dai risultati della consultazione elettorale del 6 e 7 maggio. La prima constatazione da fare è che è finito il berlusconismo o, almeno, si avvia ad una agonia che potrebbe anche far fare delle scelte sbagliate. A sorpresa, a parte la Sicilia, tiene bene il Partito Democratico che negli ultimi tempi si è appiattito nel sostenere il governo Monti.

Nella nostra regione le linee strategiche di Cracolici e Lumia escono sconfitte in ogni direzione e lo stesso partito di Casini che in Sicilia ha un presenza di tutto rispetto ne esce ridimensionato. A tutto questo va aggiunto il fatto che un  altro sette per cento di elettori si è aggiunto al già abbastanza alto numero di chi deserta le urne ritenendo che ormai è assolutamente inutile andare a votare.       La perdita di consensi dei partiti tradizionali non ha avvantaggiato proprio nessuno perché tutte le nuove formazioni ( ormai troppe!) raccolgono cifre abbastanza modeste di consensi.

L’elettorato si frantuma mentre restano in tutto il loro spessore i problemi che la società si trova ad affrontare e avrebbe bisogno della politica per realmente superare difficoltà sempre più grosse. Le dichiarazioni dei politici sembrano soffermarsi agli effetti psicologici che i numeri hanno su un elettorato sempre più distaccato, ma non vengono annunciati momenti di riflessione che segnino una svolta nella vita politica del Paese. Perché è di questo  che oggi abbiamo bisogno in Italia. I cittadini non sono disgustati della politica ma dei politici che non riescono più ad intercettare le aspettative delle nuove generazioni.

Ci vorrà un po’ di tempo per rispondere ad un quesito che comincia a farsi strada: a non votare sono i giovani o gli adulti? E se i giovani si estraniano dalla vita pubblica è perché non sono interessati o ritengono inutile ogni loro impegno perché tanto…

Ecco perché non dobbiamo mandare nel dimenticatoio quanto è avvenuto domenica scorsa e dobbiamo farne, invece, oggetto di riflessione per non fare mancare alla nostra vita democratica un importante strumento di partecipazione.

 

Vincenzo Noto

     

 

 

 

progetto: SoMigrafica 2009