Vincenzo Noto

 

 

Una Ferrari sull'orlo del baratro

Alle volte pensare che la situazione economica sia disastrosa, e che il motivo è la crisi mondiale, è quasi confortante. Pensare che sia necessario uno sforzo eroico dei contributori ha una qualche connotazione romantica: una spennellata di eroismo nell'immagine del nostro paese, cui tutti, da Obama alla Merkel, plaudono soddisfatti. Poi leggendo qualche giornale vero, ti rendi conto che la realtà è totalmente diversa, e che lo scandalo giornalistico, nei media nazionali, quelli che tutti ritengono la vera finestra sulla nostra società non è altro che fumo oppure il risultato di una manovra di discredito, non certo una crepa in quella struttura che si sviluppa e che cannibalizza le istiutuzioni democratiche. La corruzione in Italia ormai non sembra essere né episodica, né soltanto un costume, sembra aver assunto la dimensione dell'organizzazione a delinquere grazie ad una colonizzazione della politica ai più alti vertici.

Non sembra un caso che in questi giorni il nostro governo faccia figure da dilettanti della politica, non solo con il teatrino delle lotte intestine alla maggioranza, ma anche con proposte, assestamenti poi sconfessati dai loro stessi esperti come incostituzionali! L'Italia sembra una ferrari messa in mano ad un branco di ragazzini che non sanno come usare frizione e acceleratore, ma che sanno bene come rubare autoradio, benzina, stemma... Così non solo il nostro paese arranca, depauperato delle sue ricchezze ma finisce deriso da tutti mentre rischia di crollare nel baratro del default.

La ricchezza del nostro paese è immensa, abbiamo un'economia sommersa che se correttamente calcolata farebbe da traino all'Europa; abbiamo risorse che se finalmente socializzate ed usate intieramente per i servizi pubblici e le agevolazioni alle imprese darebbero lavoro, e benessere a tutti. Ma siamo cannibalizzati da una cerchia che  più o meno segreta ci tiene stretti alla gola. Avremo la forza per liberarcene?


Riccardo Incandela

 

 

progetto: SoMigrafica 2009