Vincenzo Noto

 

 

IL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI

CHI CONTROLLA I CONTI E LE SPESE?

 

  

Tutto fa pensare che nel giro di qualche giorno i partiti faranno calare un pesante silenzio sullo scandalo Lusi, il politico della Margherita-PD che ha fatto scomparire 13 milioni dalle casse del suo partito senza che nessuno se ne fosse accorto. I colleghi di partito, con Rutelli in prima fila, sembrano ignorare del tutto quanto accaduto a casa loro. Cosa che fa rabbrividire perché ci pone seri interrogativi su come questi uomini controllano le spese dello Stato e dei vari ministeri che dirigono con propri uomini.

Probabilmente la verità su questa triste vicenda la sapremo quando i protagonisti dello scandalo (perché di questo si tratta per il comune cittadino) saranno affaccendati in altre faccende e non avranno più responsabilità partitiche.

La speranza la possiamo riporre nella magistratura che i politici vogliono intimorire se non controllare, attraverso ora il meccanismo della responsabilità personale del giudice a determinate condizioni.

Ma se coloro che scelgono politicamente gli amministratori di enti, comuni, province, non sanno vigilare nemmeno sui conti e sui registri delle proprie segreterie politiche, come possiamo fidarci di loro quando propongono nomi di amministratori pubblici? E’ triste, ma siamo costretti a pensare che gestiscono la cosa pubblica come una cosa privata, di famiglia, di casta e di cricca, e possiamo averne conferma nei numerosi processi nei quali sono coinvolti amministratori pubblici.

Manca, purtroppo, una adeguata cultura della cosa pubblica che  appartiene a tutti i cittadini che, in definitiva, vengono danneggiati quando chi amministra lo fa con criteri privati. E’ proprio questo aspetto che deve essere molto sottolineato e ripetuto nelle lezioni di educazione civica in tutte le scuole: lo Stato appartiene a tutti, i beni pubblici sono di tutti e tutti abbiamo il dovere di rispettarli e, se per scelta di vita, diventiamo amministratori della cosa pubblica dobbiamo ancora di più sentire la responsabilità verso tutti i cittadini anche nelle piccole scelte che per ragione di lavoro siamo quotidianamente costretti a fare. La Chiesa nell’educare cristianamente i fedeli ha delle responsabilità non di poco conto nella diffusione di questi valori civici.

 

Vincenzo Noto

 

 

 

 

progetto: SoMigrafica 2009