Vincenzo Noto

 

 

 

FORMAZIONE IN SICILIA, STIPENDIFICIO

PER I SOLITI CLIENTI ED AMICI

 

 

 

Sarebbero più di diecimila i dipendenti dei Centri di Formazione in Sicilia per un numero complessivo di studenti nel 2011 di 36 mila, un professore ogni tre alunni. E per una spesa che supera gli oltre quattrocento milioni. Cifre che rasentano la moralità e che pongono serie problemi in una regione dove il lavoro non c’è e i soldi vengono utilizzati troppo spesso in una logica clientelare.

Gli Enti che si occupano di formazione in Sicilia sono circa 230 quasi tutti legati a sindacati, organizzazioni politiche, singoli parlamentari che li trasformano troppo spesso in segreterie o in organizzazioni per campagne elettorali.

Con l’aggravante che si esce da questi corsi con titoli che non servono a nulla o quasi per ottenere un posto di lavoro. Bisognerebbe fare un calcolo molto dettagliato per capire quanti giovani che hanno seguito corsi professionali in questi centri abbiano poi conseguito un lavoro legato al grado di formazione.

Purtroppo si tratta di un settore che è stato utilizzato anche come ammortizzatore sociale nel senso di dare una occupazione nella logica clientelare venendo incontro ad un disagio realmente esistente soprattutto nella nostra regione. Un altro dato, infatti, che suscita molto interesse è che circa il 50° dei centri di formazione si trovano in Sicilia. Una cifra che da sola ci fa cogliere l’anomalia nella quale noi viviamo e che è interesse di tutti superare al più presto, destinando le stesse cifre ad investimenti produttivi che realmente creano lavoro.

Resta il problema di che cosa far fare a tutti questi dipendenti che hanno messo su famiglia, hanno comprato casa con il mutuo e non possono essere da un giorno all’altro licenziati. Ma ciò non autorizza a continuare a tenere in piedi un sistema di scuole di formazione che non formano a nulla e restano dei veri stipendifici per docenti che non sempre hanno la cultura necessaria a svolgere il loro compito. Pare, infatti, che un notevole numero di professori ha appena la terza media e alcuni addirittura non sono andati oltre la licenza elementare. Complimenti a chi li ha scelti per il futuro dei nostri giovani!

 

Vincenzo Noto

 

 

 

 

progetto: SoMigrafica 2009