Vincenzo Noto

 

 

PALERMO RIPIOMBA NELLA PAURA

 

Il truculento e barbaro assassinio dell’avvocato Enzo Fragalą, professionista molto noto anche per la sua militanza politica prima nel Msi, poi in An e Pdl, ha fatto ripiombare Palermo nella paura che questa cittą ha sperimentato troppe volte, anche nel  recente passato. Puglisi, Falcone, Borsellino, La Torre, Mattarella, Terranova sono soltanto alcuni  dei nomi che chiunque ha svolto un minimo di vita pubblica e professionale in questa martoriata cittą ricorda con amarezza ed orgoglio.

Non facciamo a tempo di liberarci della cappa di piombo che si abbatte maledettamente su tutti i cittadini onesti che gią nuovi efferati delitti vengono a turbare la coscienza di tutti. Sembriamo condannati a convivere con il terrore che ovviamente blocca ogni sviluppo e mortifica la voglia di costruire un futuro degno di un popolo laborioso, capace anche di creare cultura, di sognare un mondo migliore al quale pure ha diritto.

Le generazioni di giovani che si aprono alla vita vedono mortificata la loro aspirazione di novitą e di giustizia e tutti veniamo travolti dalla cultura del sospetto che ci impedisce di avere fiducia anche in chi abita nello stesso tuo pianerottolo. Siamo costretti a difenderci anche da fantasmi inesistenti visto che il male attorno a noi non manca di farsi sentire nelle forme pił violente.

Eppure non possiamo né dobbiamo perdere la voglia di vivere, di impegnarci per una Palermo e una Sicilia nella quale non ci sia pił spazio per una cultura di morte. Abbiamo il dovere per tutti i ragazzi di oggi di costruire dentro di noi e attorno a noi un clima di speranza, una grande voglia di non farci fagocitare dalla cultura della morte, di non far prevalere gli operatori del male che hanno bisogno delle tenebre per esprimere il meglio di se stessi. Chissą come sarą andato a letto il carnefice di Fragalą! Chissą come potrą guardare negli occhi i suoi figli o bambini che gli passano accanto. Si porterą per sempre una maledizione che non gli darą mai pace. Sarą dovunque un perdente, un non uomo, indegno di sedersi a tavola e mangiare un pane meritato con la fatica della propria fronte.

La richiesta della signora Fragalą a tutti coloro che hanno visto o sanno qualcosa di presentarsi agli organi inquirenti per fare giustizia della violenza subita dal marito deve trovare pronta accoglienza in ogni vero palermitano. Collaborare con gli organi inquirenti č un dovere al quale nessun cittadino onesto puņ sottrarsi, pena un perpetuarsi della puzzolente coltre di omertą che agevola la malavita organizzata.

 

Vincenzo Noto

 

 

progetto: SoMigrafica 2009