Vincenzo Noto

 

      

 

ANCHE IL NON VOTO E' UNA SCELTA?

Molti dirigenti del Pdl continuano a ripetere che sono stati danneggiati nei risultati della consultazione elettorale di domenica scorsa per il rinnovo del Parlamento europeo dal fatto che la partecipazione alle urne è stata molto scarsa, soprattutto in Sicilia, considerato fino ad ora un loro feudo.

Probabilmente anche gli altri partiti che non hanno avuto buone affermazioni potrebbero dire altrettanto e non si riesce a capire perché non dovrebbero dirlo i dirigenti di Italia dei valori che in Sicilia, grazie alla presenza di Orlando, hanno avuto un successo notevole.

Nessuno di questi dirigenti, forse perché è ancora presto, si è chiesto come mai più del cinquanta per cento degli aventi diritto non è andato a votare. E non si dica che le elezioni per il Parlamento europeo non interessano più di tanto perché la propaganda elettorale non ha risparmiato niente e nessuno in quanto i candidati proposti venivano considerati espressione di determinati personaggi in perenne conflitto tra loro. Tanto per non fare né nomi né cognomi in casa Pdl la lotta tra Miccichè da un lato e il presidente del Senato Schifani e il ministro Alfano dall'altro è diventata un caso da manuale Cencelli.

Questa litigiosità tra fazioni all'interno dello stesso partito e dei partiti tra loro non potrebbe essere una delle cause, e non ultima, della volontà di non essere strumentalizzati nelle competizioni elettorali che poco o nulla sembrano avere in comune con i veri obiettivi della consultazione?

Alla vigilia del voto il governo regionale è andato in frantumi e capi di partiti alleati si sono scambiate accuse gravi non soltanto sulle capacità politiche, ma anche sulle qualità personali. Accuse simili a quelle dei ragazzi a scuola che quando hanno esaurito il bagaglio degli epiteti ricorrono agli insulti alle mamme e ai papà. E' stato offerto agli elettori siciliani uno spaccato della vita politica che galvanizza gli addetti ai lavori, ma allontana inesorabilmente chi ha della politica una concezione molto alta come servizio alla comunità civile.

Ho provato a chiedere ad una signora che era venuta in ufficio per un aiuto economico se aveva votato o no.

La risposta è stata semplicissima: mio marito non lavora da quasi un anno, mia figlia non riesce nemmeno a trovare un lavoro da commessa per trecento euro al mese, e il mio figlio maschio se ne è dovuto andare in una città del Nord a fare il manovale. Nessuno si è mai interessato di noi ed ora che tutti sono passati da casa mia a chiedermi il voto mi sono presa la rivincita. Ho detto a tutti di sì ma non sono andata a votare e come me pure mia figlia.

Forse la gente è stufa di promesse e vuole risposte concrete ai propri bisogni.

Vincenzo Noto

 

 

progetto: SoMigrafica 2009