Vincenzo Noto

 

IL POTERE DEL NON VOTO

 

Studiosi dei comportamenti politici, analisti e dirigenti dei partiti continuano ad interrogarsi per dare un senso al forte astensionismo che ha caratterizzato la partecipazione alle urne degli italiani e degli europei alla consultazione elettorale per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo. Ne emergono considerazioni di grande utilità per responsabili di istituzioni e di partiti che non possono far finta che nulla sia accaduto nei giorni scorsi.

Per quanto mi riguarda una osservazione andrebbe messa in maggiore evidenza, così che si possano adottare veri correttivi per impedire che il fenomeno dell’assenteismo finisce con il condizionare la vita democratica delle istituzioni.

Chi non va a votare sceglie deliberatamente di non andare perché considera il non andare come l’esercizio di un potere, il solo che gli è rimasto, nei confronti di quanti vengono a chiedere il suo voto. Cittadini tenuti estranei ai processi decisionali ai vari livelli con il rifiuto di andare a votare gridano ad alta voce a chi li ha sollecitati a farlo che loro non intendono sostenere le logiche perverse con cui vengono gestite le istituzioni e i partiti.

Il candidato, nel momento in cui chiede il voto, è in una posizione di estrema debolezza, mentre il vero potere ce lo ha il cittadino a cui è arrivata una scheda. Il non deporla in un’urna rappresenta, per molti, la negazione del potere dei candidati, la loro umiliazione e la volontà di mandarli tutti a casa.

In Sicilia un fenomeno del genere lo si capisce ancora meglio. Quando si è invitati ad un convegno, ad una riunione anche di condominio, o alla presentazione di un libro il non andare non è dovuto generalmente alla mancanza di tempo o ad impegni pregressi, ma soltanto alla volontà di dimostrare a chi ti ha invitato che lo tieni in bassa considerazione anche se pubblicamente riveste ruoli che gli danno un certo potere. Gli assenti hanno esercitato non solo un loro diritto, quello di non partecipare, ma anche

Chi non va a votare non riconosce sostanzialmente il potere di chi verrà eletto, gli grida in faccia che  può senza nessun problema fare a meno di loro, e che se dipendesse da lui potrebbero andare a zappare invece di sedere negli scranni più prestigiosi con stipendi da favola considerati non lavorati.

Vincenzo Noto  

 

 

 

 

progetto: SoMigrafica 2009