Vincenzo Noto

 

Tra le diverse emergenze sociali

La “carica” dei candidati a che giova?

 

Cosa spinge tante decine di persone a candidarsi per il Consiglio comunale di Mazara del Vallo nelle prossime elezioni amministrative del 6 e 7 giugno? Ci sono i cosiddetti “veterani” a ripresentarsi, ma parecchi candidati si presentano per la prima volta. Ci pare opportuno farci qualche domanda sulla situazione sociale e politica che in questi giorni emerge con più evidenza. Questi concittadini mazaresi sono animati dal desiderio di partecipare costruttivamente al bene ed al progresso della collettività? Per cosa o per quale scopo prendono parte alla competizione elettorale? Sanno che l’impegno politico serio ed onesto richiede loro studio, presenza costante e positiva alle sedute consiliari ed agli eventi più importanti della comunità, attenzione ed ascolto delle problematiche sociali ed economiche, libertà di giudizio e di intervento? Quelli che si sono candidati per un ulteriore mandato si sono soffermati ad esaminare coscienziosamente l’impegno pubblico ed istituzionale che finora hanno portato avanti? Costoro come hanno contribuito a migliorare la vita dei loro concittadini? Hanno agito più per i loro interessi di parte o per favorire un autentico sviluppo della città e dei diversi quartieri? Quali progetti ed opere hanno favorito con la propria determinazione? Hanno supportato con la loro vicinanza solidale gli Enti che a Mazara del Vallo fanno qualcosa per favorire la crescita delle persone (minori, anziani, famiglie in difficoltà, …)? Non potevano chi ci ha già rappresentato o chi ci rappresenta in altri pubblici consessi “fermarsi” un pò ed offrire così  “spazi” di responsabilità democratica ad altri? Il cosiddetto “ricambio” non è un valore anche dalle nostre parti? Se è vero che il potere non logora chi lo esercita, spesso invece “danneggia” o “frena” le legittime e reali aspettative delle persone che sono governate o amministrate. I nuovi candidati speriamo siano convinti che non si agisce “politicamente” (cioè per il bene comune e per migliorare la città che è di tutti) solo nel periodo pre-elettorale. Anche se non si è eletti ci si ricordi che si è comunque cittadini e quindi responsabili dell’ambiente e degli esseri umani che qui vivono. In particolare della loro salute e del loro benessere culturale ed economico. Non possiamo più permetterci di avere “rappresentanti pubblici” che non sanno guardare lontano. Non facciamoci illudere dai discorsi televisivi  di chi ora ha tutte le soluzioni ben confezionate ad ogni problema. Appare chiaro l’intento dei partiti e dei vari “capi”, con il gonfiare i candidati per lista spesso sino al massimo consentito, di assorbire quanto più consenso possibile attraverso le conoscenze personali dei singoli, contando sull’attivismo nel territorio. Si continuerà così – ed è facile profezia – a leggere di candidati che raccoglieranno, alla fine della campagna elettorale, poco più di una manciata di voti. Ci sono infatti i soliti “furbi” che contando sulle loro personali attività lavorative ed economiche sanno che gli altri della loro lista servono solo come contorno” (un pacchetto di voti) ai quali alla fine nemmeno diranno neanche un grazie; l’importante che il loro seggio o posto di assessore sia assicurato. Apriamoci dunque gli occhi e la mente. A chi si è candidato per dare il meglio di sé e delle sue capacità auguriamo di essere eletto e di mettere sempre e comunque la vita dei mazaresi, soprattutto di chi è in difficoltà e di chi non trova tutele,  al centro della sua assunzione di responsabilità collettiva.

                                                                                                                                    Don Francesco Fiorino

 

 

progetto: SoMigrafica 2009