Vincenzo Noto

 

 

 

 

 A proposito del bene confiscato a Miceli Salvatore

(“Masseria vecchia” -  Fondo rustico esteso

complessivamente per ettari 67.49.00)

di proprietà del Comune di Salemi

 

Nota della Fondazione San Vito Onlus

 

 

In riferimento al comunicato stampa dell’ufficio per la comunicazione del Comune di Salemi Terreni confiscati al boss Miceli. Sgarbi revoca l’assegnazione a due associazioni”, di ieri, lunedì 15 novembre 2010,  la Fondazione San Vito Onlus, per amore alla verità ed a scanso di equivoci, desidera precisare quanto segue:

 

1)  La nostra Fondazione San Vito aveva manifestato già nel 2007 al Comune di Salemi e alla Prefettura di Trapani la disponibilità alla gestione del bene in oggetto,  chiedendo contemporaneamente di chiarire alcune questioni molto importanti e di avere il supporto costante del Comune e delle Istituzioni statali; ma purtroppo non si è arrivato a determinare nessuna cosa positivamente perché il Comune di Salemi non intendeva adoperarsi per la risoluzione delle “problematiche” inerenti al “sereno” e “costruttivo” riutilizzo sociale del bene confiscato.

 

2)  Con il Prefetto Giovanni Finazzo era stata effettuata una visita del fondo e dei fabbricati rurali  (che erano e sono in pessime condizioni statiche e di manutenzione) per verificare le condizioni di sicurezza e le notevoli difficoltà allora riscontrate per portare avanti qualsiasi progettualità sociale e per lo sviluppo del territorio. Il Prefetto Finazzo, accompagnato dal Comandante provinciale dei Carabinieri, constatò personalmente che altre persone - che gestivano i terreni confinanti al bene confiscato - ed utilizzavano illegittimamente i fabbricati rurali come magazzini e parte del terreno per allevare le loro pecore. Vi era quindi un problema di sicurezza e di evidente illegalità.

 

3)  La nostra Fondazione aveva chiesto alla precedente Amministrazione comunale di Salemi  di ripristinare almeno uno dei fabbricati rurali (con la realizzazione di almeno un servizio igienico e un alloggio per i custodi della struttura) e di sostenerci con un minimo di contributo economico annuale.

 

 

4)  Avevamo presentato al Comune di Salemi ( e per conoscenza alla Prefettura di Trapani) un progetto di sviluppo rurale e zootecnico per una consistente parte del bene (Allevamento di ovini/caprini – allevamento di suini all’aperto – seminativo grano e seminativo per alimentare gli animali). Inoltre si prospettava la possibilità che altre particelle potessero essere utilizzate per il fotovoltaico.

 

 

5)  La nuova Amministrazione comunale “Sgarbi” ci comunicò, tramite incontro diretto con il Sindaco, che voleva destinare il bene a “Slow Food” e ad altri. La nostra delusione e amarezza fu grande. Avevamo avviato un “percorso” che era stato “inspiegabilmente” interrotto. Da allora nulla è cambiato e i 67 ettari sono stati “in mano a nessuno”, anzi, da quanto ci risulta, nella disponibilità di persone - come sopra ricordato -  che non avevano e non hanno nessun titolo ad utilizzarli legalmente.

 

 

6)  Si era fatto presente inoltre che non si sapeva più “niente” dei titoli AGEA equivalenti agli ettari di terreno che erano coltivati a seminativo.  Abbiamo fatto anche, come aveva voluto la Prefettura di Trapani, una visita congiunta con il Dott. Faraone (Coop. Placido Rizzotto di Libera Terra) per elaborare ulteriori progettualità e per riportare al più presto alla legalità ed al concreto utilizzo sociale i suddetti beni.

 

7)  La Fondazione San Vito, infine, ha sempre collaborato con le competenti autorità (da qualche mese lo fa con fiducia, convinzione e massima disponibilità con la “nuova” Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ed i suoi qualificati responsabili) perché vi sia una reale gestione del bene confiscato, anche con altri Enti senza scopo di lucro, con Libera (siamo da quest’anno un Ente associato), cercando di coinvolgere persone del posto e per creare “posti di lavoro” sani e onesti. Per iniziare a gestire adeguatamente “Masseria vecchia”, abbiamo più volte detto che occorreva ed occorre un congruo sostegno economico dello Stato, una adeguata protezione e vigilanza continua da parte del Corpo Forestale dello Stato e dei Carabinieri, un interesse vero, continuo e concreto da parte dell’Amministrazione comunale di Salemi.

  

 

progetto: SoMigrafica 2009