Vincenzo Noto

 

 

IL MERCATO DI MONTECITORIO

E L’ATTESA DELLA LIBERAZIONE

 

 

Chi sostiene, con (molta) cattiveria, che in Italia aumenta ogni giorno la disoccupazione e che migliaia di giovani non troveranno per anni un decente posto di lavoro, è stato solennemente smentito dal presidente del Consiglio che ha dato nuovo lavoro trovando alcuni posti di sottosegretario e prospettandone altri dieci da qui a qualche mese.

Pazienza per chi non può accedere a simili ruoli ed è costretto a bussare a tante porte sperando di trovare una risposta prima di avere superato i cinquanta anni, e pazienza anche per quei deputati “disponibili” (che hanno cambiato partito sperando in una benevola ricompensa da parte di Berlusconi) ma fino ad oggi si trovano con un pugno di mosche (il deputato giornalista Pionati in prima fila).

Questi deputati uno stipendio abbastanza consistente ce lo hanno già, un ruolo a Montecitorio o a Palazzo Madama pure, anche se passano le giornate a non far nulla ( è Berlusconi stesso che li accasa di essere inutili per le nostre istituzioni), mentre i nostri giovani rischiano quotidianamente la pazzia per non sapere che cosa fare, non possono pensare a farsi una famiglia e se disgraziatamente l’hanno già messa in piedi si trovano a chiedere aiuto a parenti e vicini per non morire di fame. E il governo nazionale invece di pensare a creare condizioni migliori perché nascano nuove attività lavorative pensa soltanto a ricompensare fuoriusciti dai partiti diventati pronto soccorso di un esecutivo che rischia quotidianamente di trovarsi in minoranza.

Ma chi di spada ferisce di spada perisce. I deputati mercenari rimasti esclusi dalla spartizione delle poltrone hanno fatto sapere già che sono pronti a cambiare ulteriormente ruolo e partiti se al più presto non verranno adeguatamente ricompensati. Da qui si capisce l’alto valore etico e politico di chi cambia casacca soltanto per avere briciole di un potere che si presenta già miseramente ad una comunità nazionale esterrefatta per la poca attenzione ai veri problemi del paese.

E’ sensazione molto diffusa che siamo ormai alla fine di un sistema-regime che aspetta soltanto una spallata da un elettorato stanco e deluso.

 

Vincenzo Noto

 

 

 

 

progetto: SoMigrafica 2009