Vincenzo Noto

 

 

 

DALLA VISITA DEL PAPA NUOVO CORAGGIO

 

La Comunità ecclesiale siciliana ha dato una grande prova di maturità per lo stile con cui si è prima preparata e poi ha accolto Benedetto sedicesimo nella sua breve visita alla città di Palermo. In questo sito è possibile leggere tutti i discorsi del Sommo Pontefice e riguastarli nella loro ricchezza spirituale. Troppo riduttivo andare a cercare che cosa il papa ha detto sulla mafia, quante volte ne ha pronunciato la parola. Si rischia di restare molto provinciali e di collocarsi al di fuori di quanto la comunità ecclesiale vive nel più profondo della sua carne. A sdoganare la parola mafia nei documenti della chiesa ci ha pensato già il cardinale Pappalardo nel 1977 e 78, più di trenta anni addietro, dando alla chiesa di Palermo e alle chiese di Sicilia una forte capacità di impegnarsi nell’emarginazione del fenomeno mafioso che tanto disonore ha arrecato a chi ne fa parte e alla nostra Sicilia. Stare attenti a quante volte il papa ha pronunciato la parola mafia significa non aver capito – come ha ricordato Benedetto XVI° - che vangelo e mafia sono incompatibili ed ovviamente sono incompatibili l’appartenenza alla comunità ecclesiale e la militanza nella vergognosa associazione mafiosa che dalle nostre parti va sotto il nome di Cosa Nostra.

Per    i cristiani che vivono la vita ecclesiale in maniera coerente non c’è nessun dubbio che non si può essere cristiani e appartenere in qualsiasi forma e a qualsiasi livello ad organizzazioni criminali e mafiose che sono poi la stessa cosa.

La giornata del 3 ottobre dimostra poi quanta faziosità c’era in chi in preparazione a questa visita immaginava ostacoli di ogni genere e preoccupazioni per la salvaguardia del territorio, l’uso corretto delle risorse economiche pubbliche (non sarebbe il caso di fare le pulci a tanti convegni, centri culturali, congressi…che lasciano ben poco nella nostra regione?) e cose di questo genere per le quali i cristiani non hanno meno sensibilità di altri che si atteggiano a maestri soltanto perché qualche giornale mette a disposizione un poco di spazio. Ma in questo momento non è il caso di soffermarsi molto su queste meschinità mentre abbiamo ancora pieni gli occhi e il cuore del coinvolgimento dei siciliani in una grande pagina della loro storia.

 

Vincenzo Noto

 

 

progetto: SoMigrafica 2009