Vincenzo Noto |
L’olio della zia Tanina
Sono arrivato nella sede di caritas diocesana di Monreale alle 7 e 40 e cominciavano ad aprirsi le prime porte con le mamme che accompagnavano i figlioletti a scuola. Io ero in attesa che arrivasse il furgone per andare a prelevare la frutta nelle campagne di un benefattore che conoscendo i bisogni della nostra mensa non ci fa mai mancare il suo aiuto. Mentre aspetto dietro la porta mi sento chiamare da una anziana signora (87 anni, portati benissimo) che mi dice: venga a casa mia che le devo dire qualche cosa. La seguo anche perché la distanza è veramente molto poca e, a sorpresa, mi vedo indicato un recipiente in vetro di cinque litri pieno di olio che lei produce in una campagna di sua proprietà. La giornata per noi che ogni giorno prepariamo quaranta pasti per persone bisognose non poteva cominciare meglio. Cinque litri di olio buonissimo che per una settimana ci risolvono un problema. Appena arrivato l’autista del furgone gli racconto l’episodio. E vedo che si commuove e mi dice: questa è la chiesa e questa è la solidarietà che noi dobbiamo stimolare nei nostri quartieri. E’ vero che c’è tanta gente che bussa quotidianamente alla nostra porta, ma è altrettanto vero che la Provvidenza divina non ci ha mai fatto mancare nulla, e più noi diamo agli altri più riceviamo. Le cronache dei giornali l’indomani si occupavano di un giovane che aveva disturbato, secondo le forze dell’ordine, una bambina che era uscita dalla scuola e con una compagnetta si avviava verso casa. Nessun giornale (e li posso capire) avrebbe mai accettato di pubblicare la notizia che una anziana signora aveva offerto di prima mattina cinque litri di olio d’oliva alla caritas diocesana per la mensa. Ma sono piccoli gesti come questi che ci consentono di dire dinnanzi al male che sembra spadroneggiare nel mondo che non è vero che tutte le persone sono egoiste e cattive. C’è tanta gente che fa bene nel mondo e ciascuno di noi, se lo vuole, può far parte di questo gruppo che a mio giudizio deve essere abbastanza grosso.
Vincenzo Noto
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progetto: SoMigrafica 2009