Vincenzo Noto

 

 

Ordine del Giorno

Premesso

Che “Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona”  e che “ha diritto di cercare e di godere in altri Paesi asilo dalle persecuzioni” come recitano rispettivamente l’art. 3 e l’art.14 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.

che

“L’Ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute”

Che

“La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali”

Che.

“ Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizione stabilite dalla legge”.

Che

“Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici” , come recita l’art 10 della Cost. Italiana.

Che

L’Italia ha ratificato la Convenzione di Ginevra e lo Statuto dei rifugiati

Che

secondo l’art. 489 del Codice di Navigazione “L’'assistenza a nave o ad aeromobile in mare o in acque interne, i quali siano in pericolo di perdersi, è obbligatoria,(…), quando a bordo della nave o dell'aeromobile siano in pericolo persone.

Considerato che

I gravissimi fatti di questi ultimi giorni accaduti ancora una volta nel Canale di Sicilia, e cioè, la morte di 73 eritrei che, secondo le testimonianze dei sopravvissuti, non avrebbero ricevuto soccorso in mare,  riportano alla ribalta drammaticamente il problema dell’immigrazione dai Paesi africani verso il nostro Paese e l’Europa e ci interpellano profondamente sulle nostre politiche di cooperazione e di solidarietà

E che, inoltre,

L’introduzione del reato di clandestinità nel nostro ordinamento apre scenari inquietanti e grotteschi nella misura in cui induce gli equipaggi dei natanti a non  prestare soccorso per non incorrere essi stessi nel reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, inducendo di fatto alla violazione dei diritti umani più elementari, delle leggi che regolano la navigazione, e di fatto contraddicendo la storia millenaria del Mediterraneo e della nostra terra che è storia di accoglienza, di scambio e di rispetto

 

Il Consiglio provinciale impegna

 

Il Presidente della Provincia Regionale di Palermo ad adottare tutte le iniziative opportune presso il Governo italiano affinchè

·        si faccia presto luce sui fatti accaduti,

 

·        si individuino le responsabilità estere e nazionali,se ve ne sono,

 

·        si chiarisca in maniera inequivocabile agli equipaggi italiani che non incorreranno in

alcuna sanzione nel momento in cui, rispettando il codice di navigazione, daranno soccorso a chi lo chiede o comunque in difficoltà,

 

·        e  si modifichi il decreto sulla sicurezza, cancellando il reato di clandestinità, che, contro ogni cultura giuridica e giurisprudenziale, omologa uno status a un comportamento illecito, creando situazioni paradossali ed ingiuste.

 

Palermo, 28 dicembre 2009

 

 

progetto: SoMigrafica 2009