Vincenzo Noto

 

 

LA DISOCCUPAZIONE CHE CONTINUA AD AUMENTARE

POLICORO, IL PASSAGGIO DAL DIRE AL FARE?

 

 

Caritas italiana ha tenuto recentemente a Palermo un incontro nazionale sul Progetto Policoro nei suoi quindici anni di vita alla presenza dei dirigenti che hanno per primi concretizzata l’idea a quelli che attualmente occupano ruoli di particolare responsabilità.

Ho avuto la strana sensazione che si trattasse di una manifestazione più che altro celebrativa e piena di futuro perché ancora i risultati di un impegno particolarmente oneroso per la Chiesa italiana devono arrivare. Conta, però, e non poco la voglia che serpeggiava tra i giovani che hanno partecipato ai diversi momenti di riflessione nei lavori di gruppo di non lasciar cadere una proposta che innanzitutto vuole stimolare i giovani del Sud a “darsi da fare”, a pensare a possibili attività imprenditoriali, a non aspettarsi sempre dall’alto la soluzione dei propri problemi. In tutti gli ambienti si spera che nel prossimo futuro siano molte di più le proposte di nuove piccole attività imprenditoriali che possano costituire da stimolo in regioni come la Sicilia dove dai progetti alla loro concretizzazione troppo spesso non si riesce a percorrere il cammino necessario. Al Sud c’è tanta gente che ha molte idee, anche geniali, ma pare che scarseggia la capacità organizzativa che consenta il passaggio dal dire al fare.

Gli interventi dei giovani all’appuntamento all’Astoria Palace di Palermo hanno dato la sensazione di qualcosa di nuovo che sembra attraversare la cultura anche dei giovani meridionali, cosa che ovviamente non può fare che piacere vista anche la nomea negativa di cui le popolazioni del Sud, spesso ingiustificatamente, sono costrette a portarsi dietro come una specie di maledizione dalla quale non si riesce a venire fuori.

Tutti a dire che i giovani meridionali che arrivano al Nord sono capaci di progettare e concretizzare una vita anche economicamente piena di iniziative, mentre se gli stessi giovani restano nella nostra terra sembrano condannati a vivere sempre sperando nelle pensioni dei nonni e nelle solite raccomandazioni per un posto nella pubblica amministrazione troppo spesso anche improduttivo.

    

Vincenzo Noto

 

 

 

 

progetto: SoMigrafica 2009