Vincenzo Noto

 

 

LADRI IN CASA DI DON ANTONIO GARAU

POVERI CONTRO POVERI

 

 

Suscita molta amarezza la notizia di ladri che sono andati a rubare in casa del parroco palermitano don Antonio Garau portandosi i generi alimentari destinati al poveri della comunità parrocchiale e ad altri indigenti che in un modo o in un altro negli anni passati hanno avuto contatti con un sacerdote molto sensibile ai problemi dei più fragili.

Nelle parrocchie dove don Antonio è stato chiamato a svolgere il suo ministero sacerdotale le famiglie più povere hanno sempre avuto uno spazio particolare e anche i suoi interventi, che hanno suscitato un certo interesse nei mezzi di comunicazione sociale, hanno sempre avuto una attenzione non secondaria verso le categorie più bisognose di una città troppo spesso sorda alle difficoltà degli emarginati socialmente.

Tutto lascia pensare che chi ha architettato il furto nei locali di don Antonio portando via generi alimentari offerti da famiglie o da enti che hanno compiti assistenziali, lo abbia fatto perché spinto da condizioni economiche di estremo disagio. In effetti, anche il più cinico indagatore proverebbe difficoltà ad attribuire, almeno come ipotesi, questo furto a qualcuno che va poi a vendersi la refurtiva come di solito i ladri fanno in altri generi di ladrocinii.

Ma questo furto, proprio per la sua anomalia, dovrebbe sollevare non pochi interrogativi nelle classi dirigenti delle nostre comunità. Possibile che ci siano poveri che non possono sopravvivere se non rubando generi alimentari destinati ad altri poveri? I fatti ci dicono che è possibile. La notizia, allora, invece di suscitare rabbia o sollevare problematiche sociologiche dovrebbe spingere classe politica e classe dirigente, ma anche clero, parrocchie e fedeli sensibili ai valori cristiani, ad una seria riflessione sul livello di disagio sociale che ha raggiunto la città di Palermo, ma non per farne oggetto di analisi sociologiche o occasione di scontri culturali tra gruppi e fazioni contrapposti, ma stimolo per trovare soluzioni condivise che riportino la serenità in tante famiglie ed evitino alla comunità in generale grosse occasioni di conflitti sociali che si sa come cominciano ma non si sa mai dove vanno a parare.

 

Vincenzo Noto

 

 

 

 

progetto: SoMigrafica 2009