Vincenzo Noto

 

 

 

 

ANDIAMO VERSO LO SCONTRO DI PIAZZA?

 

 

Sempre più disgustati della vita politica. Purtroppo, siamo destinati a vivere altre pagine ancora più disgustose di quelle che abbiamo sperimentato nei giorni passati. E tutto questo fino a quando un solo uomo condiziona con i suoi soldi e il suoi processi l’intera vita nazionale. Ovviamente la realtà è molto più complessa di quanto non appaia a noi poveri cittadini costretti ad assistere allo spettacolo avvilente di un Parlamento ridotto a ring per combattimenti che poco hanno a che fare con i reali interessi dei cittadini.

Il Presidente della repubblica cerca di tamponare il disgustoso spettacolo ma i protagonisti delle faide parlamentari non mollano e continuano imperterriti ad offrire ai cittadini uno spettacolo indecoroso.

Si dice che tutto questo è legato ai processi in corso al tribunale di Milano che vedono imputato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, e la volontà di costui di uscire indenne dalle vicende giudiziarie che lo riguardano come imprenditore e uomo privato a qualunque prezzo, anche sfasciando il sistema giudiziario.

Ma in tutto questo a perderci è l’intero sistema Italia che all’estero è ormai solo oggetto di barzellette e in Italia porta molta gente ad allontanarsi sempre più dalla politica, soprattutto i più giovani, nonostante tutte le realtà politiche nate con le sigle più strane negli ultimi tempi e tutte vicine non tanto al Pdl ma solo al suo fondatore.

Perché è sensazione molto diffusa che caduto Berlusconi cade tutto il sistema politico clientelare che ha costruito intorno ad una gestione di potere senza lungimiranza politica. Perché di idee ne circolano realmente molto poche, mentre non si pensa ad altro che a moltiplicare poltrone, soprattutto di sottogoverno, per tenere in piedi tutta la baracca che, ovviamente, non potrà stare in piedi ancora  a lungo.

Che prospettive politiche hanno davanti i nostri governanti? Che cosa propongono ai giovani per affezionarsi alla vita politica a tutti i livelli istituzionali? E che cosa propongono per superare la crisi economica (determinata anche dalla profonda crisi politica) che attanaglia i settori più deboli della nostra società?

Probabilmente si sta scherzando con il fuoco perché con il costo della vita che aumenta in maniera vistosa e la disoccupazione determinata dalla continua chiusura di stabilimenti industriali non è facile evitare la scintilla che potrebbe portare ad uno scontro sociale dalle dimensioni imprevedibili. C’è solo da sperare che si diventi tutti un poco più saggi, ma soprattutto quanti hanno responsabilità politiche di governo e di opposizione.

 

Vincenzo Noto 

 

 

progetto: SoMigrafica 2009