Vincenzo Noto

 

 

A PROPOSITO DI STAMPA

 

Un tempo si ricorreva ad una frase immaginifica per rappresentare la difficoltà di accendere un dibattito serio e scevro da ipocrisie sulle vicende del nostro  Paese.

Si diceva, infatti, "siamo lingue tagliate". A quella condizione faccio riferimento oggi più che mai, visto che, ahimé!, nel nostro Paese non esiste  una stampa libera.

Non mi si fraintenda, quando parlo di stampa libera non mi limito all'orizzonte noto ma vi ricomprendo anche quella d'opposizione che  specularmente adotta quegli stessi metodi che contesta alla maggioranza. Per  chi, come me, non fa sconti a nessuno quando si tratta di difendere quei principi e visioni del mondo che hanno accompagnato la mia formazione, tutto questo è assunto come una vera perversione, come una vera minaccia all'ordine  democratico ed a sistema di libertà al quale, pur cercando di dare quel briciolo di soluzioni che considero praticabili, dobbiamo da cittadini maturi  dare una risposta. Da essa dipende,  più che da tutte la concerie parolaia di  politici spesso inventati, la possibilità che la nostra democrazia realmente  rimanga tale. Ecco allora un appello, ai cittadini liberi e forti perché alle  seduzioni di parte sostituiscano principi di responsabilità . Un richiamo ed un rimprovero nello stesso a tempo a chi "predica bene e razzola male" per un  ravvedimento ed un grido di speranza: ridateci spazio per affermare una stampa  veramente libera.


Pasquale Hamel

 

 

 

 

progetto: SoMigrafica 2009