Vincenzo Noto |
Almeno qualcosa accade…
Nell’immobilità assoluta delle istituzioni almeno qualcuno allo ZEN si muove, certo ne avremmo fatto anche a meno di quest’ulteriore “movimento”, ma meglio che niente. In una città dove tutto sembra normale, dove chi vive nell’illegalità ha il sopravvento su chi faticosamente vuole rispettare le regole, un altro “sfregio” al mondo del volontariato. Prima le scuole, poi la Radio 100 passi, ora il Centro Padre Nostro con sede allo ZEN in via Agesia di Siragusa 11 . Sono state prese di mira le attrezzature del Centro Padre Nostro dai “soliti ignoti”, sì, perché questi non avranno mai né un volto, né un nome e cognome. Alle ore 15.00 la Responsabile della sede del Centro Padre Nostro San Filippo Neri, Maria Carollo scopre che hanno rubato 2 computer, una stampante, 1 chiavetta internet, uno stereo HIFI e del materiale di cancelleria, tutto quanto necessario a tenere aperto il Centro per il recupero scolastico sostenuto da un contributo della Fondazione per il Sud nell’ambito del progetto G.ZEN.NET. Un danno pari a circa 3.000,00 euro. I Centri Aggregativi, finanziati con i fondi della ex Legge 285/97, sono ancora chiusi, circa 3000 bambini per strada e 300 operatori a spasso. Anche quando si riescono a trovare, con grande difficoltà, dei fondi privati ecco che chi rema contro il recupero di un territorio consegnato alla mafia si fa sentire, fa sentire la sua forza. Se l’idea è quella di prenderci per stanchezza non ci riuscirete, ma una cosa vogliamo non dirla, gridarla ai malavitosi che vivono dentro e fuori dallo ZEN, a coloro che indossano l’abito della legalità per muoversi indisturbati e attaccarci alla spalle: non prevarrete. Nella settimana della Santa Pasqua pregheremo affinché il Cristo Risorto non trovi ostacoli nella vostra coscienza di lupi.
Maurizio Artale, Presidente
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progetto: SoMigrafica 2009