Vincenzo Noto

 

 

Centro Diurno Caritas Per Disabili

“Una Casa, Una Famiglia Per Te” - Terrasini

 

A Settembre 2005 nasceva a Terrasini il Centro Diurno Caritas per disagiati mentali “Una Casa, Una Famiglia Per Te”, ufficialmente inaugurato il 12 Ottobre dello stesso anno; la scelta della sede ricadeva nei locali di Corso Vittorio Emanuele, 111, presso il Collegio di Maria, ancora oggi sede del Centro; l’obiettivo iniziale della Caritas era quello di dare accoglienza a soggetti svantaggiati e scarsamente integrati nel contesto sociale che spesso vivono in condizioni di indigenza ed isolamento, in quanto le istituzioni locali non offrono né assistenze continuative, né sostegni adeguati, né settori di aggregazione e di socializzazione, anche per assenza di strutture idonee.

Il Centro Diurno, molto accogliente ed unico nel suo genere tra quelle presenti sul territorio, nasce allo scopo di regalare un’opportunità di vita alternativa a chi vive nella solitudine della propria sofferenza, senza la possibilità di avere né voce né accettazione sociale, ed offre ai più deboli ascolto e solidarietà nel fronteggiare il fenomeno dell’emarginazione e del pregiudizio nei confronti di coloro che convivono con il disagio psico-sociale e la malattia permanente.

A tale scopo il Centro, nel corso di questi cinque anni, è stato caratterizzato da una flessibilità organizzativa, con la quale ha cercato di adattarsi alle effettive esigenze e richieste provenienti dal territorio e dall’utenza interessata, la quale è rimasta pressoché numericamente invariata: da un iniziale presenza di 18 utenti si è assestata a 15 soggetti, abbastanza costanti nella presenza, ed inoltre si è ugualmente assicurato l’aiuto ad altri soggetti non formalmente iscritti.

Dall’iniziale idea di accogliere esclusivamente soggetti con disturbi psichici, si è giunti ad accettare richieste di utenza con diversa disabilità e nel corso di questi anni, attraverso un’organizzazione su base laboratoriale del tipo terapia di gruppo, sono state portate avanti diverse attività socializzanti, culturali, ludiche, creative e ricreative; tutte orientate a promuovere le capacità espressive, relazionali, affettive e cognitive di ciascuno, tenendo sempre conto delle differenze individuali e delle risorse disponibili, valorizzando le singole attitudini e cercando di colmare le eventuali lacune.

Si è cercato di valorizzare i ragazzi, ridando considerazione, stima e dignità a ciascuno; si è lavorato sulla promozione dell’autonomia, incentivando le “abilità diverse” per poter sperimentare un maggiore senso di autostima e di fiducia nelle proprie capacità, volte anche a favorire un’autonoma gestione della vita domestica; si è curata la sfera psicologica con comprensione, ascolto attivo e rispetto per la storia di ciascuno, al fine di creare un legame di fiducia sempre più consolidato, che ha consentito quella confidenza necessaria per potere parlare di sé e dei propri vissuti senza vergogna e paura; ed infine si è curato lo “spazio di ascolto” destinato principalmente alle famiglie che sono la culla che  sopporta, media, lotta, combatte, quasi sempre da sola, contro l’indifferenza, l’emarginazione, l’intolleranza, l’assenza, l’isolamento ed il silenzio di politici ed amministratori.

Le attività svolte dai nostri ragazzi sono numerose, ma possono essere suddivise in undici gruppi:

Artigianato: consiste in esercitazioni per affinare le abilità manuali e realizzare manufatti artistici mediante l’utilizzo di: gesso, das, polvere di ceramica, cartoncino, carta crespa, mosaico, pittura, pasta di sale, ecc.; è l’attività principale del Centro ed anche quella preferita dai ragazzi che si divertono ad impastare e pasticciare con sempre maggiore maestria. L’obiettivo e’ di attivare parti del corpo ma anche dare una finalità alle proprie azioni (un inizio, una fine e l’oggetto che nasce da qualcosa che prima era informe).

Mostre: una o due volte l’anno montiamo uno stand in Piazza Duomo, dove, alla presenza dei nostri iscritti, esponiamo i nostri manufatti, che seppure hanno avuto dei ritorni economici di modesta entità, hanno dato ai ragazzi soddisfazioni e fiducia nelle proprie capacità e abilità, nonché stimoli per continuare a creare.

Cucina: anche qui i ragazzi si divertono ad impastare farina, uova, zucchero, ecc., ma qui la soddisfazione è immediata, infatti, dopo la cottura, gli stessi autori si rifocillano saziandosi col risultato del loro lavoro.

Feste e Compleanni: Sono molto attese e sentite dai ragazzi, che con il loro animo genuino e sensibile aspettano con entusiasmo le festose atmosfere natalizia, pasquale, carnevalesca, ecc., preparando addobbi e doni appropriati; inoltre durante le ricorrenze (compleanni, onomastici) si vivono momenti lieti ed ore di spensieratezza, con buffet di torte, patatine e bibite e regali per il festeggiato.

Recite: attività molto utili a sbloccare emotivamente i ragazzi che si divertono e fanno divertire anche chi ascolta; obiettivo è dare voce e protagonismo a chi normalmente ne è privato dalla patologia.

Ginnastica e Musica: Obiettivo e’ appropriarsi delle varie parti del corpo, imparare a distinguere destra e sinistra, alto e basso, fare movimento, in una parola sola sciogliere certi blocchi fisici che sono anche mentali e viceversa; la musica viene usata o come sottofondo terapeutico o come esercizio di coordinamento dei movimenti.

Cineforum: Settimanalmente si proiettano film a scelta dei ragazzi (cartoni animati, comici moderni, ecc.).

Dibattiti di Gruppo: Gruppo psicologico con riflessione e commenti sulle attività svolte il giorno prima (lavori, film, feste, viaggi, uscite, spunti culturali, ecc.) sono da apprezzare gli sforzi dei ragazzi per esprimere i propri pensieri.

Giochi di Società: Momento di aggregazione divertente e ludica (tombola, gioco dell’oca, mercante in fiera, ecc.), obiettivo e’ prendere coscienza delle proprie potenzialità ma anche dei propri limiti e favorire la capacità di concentrazione nonché allenare la memoria.

Escursioni, Passeggiate e Viaggi: L’obiettivo e’ quello di stare insieme, esplorare nuovi spazi, scoprire mete sconosciute, al fine di favorire, da un lato, una maggiore inclusione sociale e dall’altro consentire quella visibilità e vivibilità che l’ignoranza, l’inciviltà e i pregiudizi hanno sempre loro negato. Dalle locali visite guidate a sfondo culturale (Riserva Naturale del WWF di “Capo  Rama”, Museo Civico di “Palazzo D’Aumale”) a quelle più lontane (Castelbuono, Santuario di Gibilmanna, Palermo, Monreale, Bioparco di Villagrazia di Carini, Cefalù, San Martino delle Scale, Santuario di Santa Rosalia a Monte Pellegrino, Marsala, Gibellina e Salemi).

Reportage fotografico: Creare, a fine corso, un cartellone foto-puzzle, per ripercorrere le tappe principali del nostro cammino; l’obiettivo è riguardarsi attraverso le immagini per valutare i progressi conseguiti e gli obiettivi raggiunti.

 

Terrasini lì 14.06.2010                                                             

 

La Direttrice-Responsabile  

Maria Montoleone

 

 

 

progetto: SoMigrafica 2009