Vincenzo Noto

 

 

DAL VESCOVO DI AGRIGENTO

UN FORTE RICHIAMO ALLA CARITA’

 

Una forte indicazione su come vivere la prossima Quaresima, non solo a livello individuale, ma anche comunitario e civico, viene da un messaggio del vescovo di Agrigento monsignor Francesco Montenegro. In effetti, le indicazioni del vescovo non valgono solo per il tempo quaresimale ma rappresentano una indicazione permanente che, se accettata, potrebbe rivoluzionare la cultura delle feste di paese tanto criticate ma sempre organizzate allo stesso modo. Un modo molto costoso.

In uno stile “pastorale” monsignor Montenegro suggerisce alle amministrazioni comunali, ai comitati per i festeggiamenti e alle parrocchie e congregazioni religiose un nuovo modo di vivere la festa. Ricordarsi dei poveri, della spesa sociale, del fatto che mentre si festeggiano i santi con luminarie e botti tanta gente non mangia o non sa come sbarcare il lunario. E’ troppo ovvio che per i cristiani non esiste scelta tra aiutare chi si trova in difficoltà o avere le luminarie lungo il corso. Ma una idea che in teoria è accettata da tutti, non ha mai trovato sostegno nelle organizzazioni ecclesiali e civili. Monsignor Montenegro, in uno stile pastorale che fa breccia nei cuori e nelle menti dei cristiani più sensibili, mette tutti dinnanzi alle loro responsabilità offrendo una seria alternativa ad un modo di festeggiare i santi patroni locali che per molti ha fatto il suo tempo, almeno in teoria.

L’accoglienza che le indicazioni del vescovo di Agrigento hanno avuto nell’opinione pubblica, non solo agrigentina, fanno bene sperare su un possibile cambiamento. Basta un primo segnale di qualche comunità locale che concretamente attui il messaggio di solidarietà. D’altra parte tutti i Comuni, dal più grande al più piccolo, attraversano momenti di gravi difficoltà economiche e un risparmio in questo momento sarebbe abbastanza utile. Ma occorre evitare che le indicazioni del vescovo vengano realizzate solo nella parte del risparmio per la collettività perché è estremamente importante la seconda parte: la solidarietà con i veri poveri che per il cristiano sono il Cristo vivo della storia presente nelle nostre strade e piazze a mettere alla prova la fede di ciascuno.

 

Vincenzo Noto

 

 

 

 

 

progetto: SoMigrafica 2009