Vincenzo Noto

 

 

DIPINGI LA PACE – RICOMINCIA

 

 

  

Cominciamo daccapo. Daccapo nell’amare. Daccapo nel regolare tutto. Daccapo nel credere all’impossibile. Daccapo a credere in noi, operatori di pace. Per questo, chiarito il punto:” Mettiamo punto al passato”. Cominciamo davvero.

 

Vi presento alcune note per me importanti:

 

1- Dipingi la pace non si fonda sui beni amministrativi pubblici, né sugli appalti da gareggiare o da prevedere.

2- Non ha convenzioni di denaro, ma solo azioni di bene e di pace.

3- Non si fonda sulla sicurezza del denaro.

4- Le varie strutture, di proprietà o di comodato, servono soltanto per agire per il       bene degli ultimi e dei poveri.    

5-Si fonda sul principio della coscienza che elimina ogni male.

6- Le proprietà non sono dei singoli, né tanto meno di don Paolo.

7-Si fonda esclusivamente sulla Divina Provvidenza, la vera banca dei poveri.

8-Nessuno di noi è fondatore, ma tutti piccole o grandi anime di un grande fuoco di pace.

9- Operiamo per gli ultimi, cominciando dai piccoli, cominciando dalla cultura.

10- Non preoccupiamoci dell’efficienza delle strutture ( tutto ciò che è necessario, a norma, sia giusto che venga), ma la migliore efficienza è quella dell’anima e del cuore.

11- Si fonda sulla spiritualità delle Beatitudini di Gesù Cristo.

12- E’ aperta ad ogni uomo di ogni fede.

13- La religione non è un’ ostacolo al vivere assieme, anzi ci unisce nella preghiera.

 

Per cominciare daccapo è bene tenere presente i sacrifici e le fatiche fatti da tanti nel passato nostro molto remoto:

 

A- Il Centro sociale del Borgo vecchio è in comodato gratuito, da parte del comune e della provincia ( allora ass. Ambrosini alla provincia, e al comune il sindaco  Angelo Lo Vasco ), ad tempum indeterminato, finché cessa la nostra attività di recupero e di sostegno e di cultura dei  ragazzi/e del Borgo Vecchio.

 

B- Ciaculli- casa Maria per donne bisognose e doposcuola per i ragazzi del quartiere. Ora affidato a una famiglia bisognosa. E’ stato pagato tutto, manca solo l’atto di proprietà. Il tutto amministrativamente è stato curato dall’avv. Di Stefano Marialda. Atto da fare al più presto.

 

C- Il Borgo della Pace- Villafrati.

     Diviso in tre parti:

 

1- La casa vecchia- casa e terreno acquistato dal signor Nasta, con atto di proprietà.

 

2- La casa nuova costruita sul terreno del signor Plano, terreno comprato regolarmente dall’ass. Dipingi la pace. La costruzione esistente è in via di sanatoria. La vecchia casa è del tutto sanata.

 

All’inizio del mese di maggio 2004 ho inoltrato la domanda di sanatoria presso il comune di Villafrati- Pa. Il geometra  di Ciminna sta preparando tutte le planimetrie per la sanatoria. Il sindaco di Villafrati ci sollecita la pratica e vuole al più presto sanare tale opera per il bene stesso del suo comune. Attendiamo di presentare tutta il cartamento e l’eventuale spesa di pagamento.

 

 

Dalla morte del signor Luigi Ruvolo, della sua consorte Caselli Lorenza Ruvolo, di Francesco Di Martino e sua consorte e del tacito abbandono dei due giovani socio fondatori, urge costituire il nuovo direttivo.

 

Per questo punto presento alcune mie osservazioni:

 Rifondare l’associazione, non vuol dire rinnegare il passato e tutti i sacrifici fatti.

Ci potremmo unire al Movimento Laicale Orionino, vi mando lo statuto.

Rivedere le finalità e l’utilizzo del Borgo vecchio e di Ciaculli. Sul Borgo vecchio per ora, dato l’impegno delle mamme non mollerei dalle attività del pranzo e del dopo mensa.

Ciaculli, per ora è affidata alla manutenzione di una famiglia povera che ospitiamo. E’ mio parere riconvertirla, una volta sistemata, in casa di accoglienza e di ospitalità per i giovani e le famiglie che vengono da diverse parte ad aiutarci. Potrebbe essere, una volta sistemata, anche un’oasi di pace e di spiritualità, di piccoli convegni per la città di Palermo.

 

Il Borgo della Pace, ottenuta la sanatoria continuerei su due binari:

 

1- Accoglienza di ragazzi per una crescita culturale, per un’educazione alla pace e alla non violenza.

 

2- Accoglienza di spiritualità per gruppi scolastici, universitari, parrocchiali comunitari.

 

3- pensare a un servizio al territorio, per i paesi circondari.

 

Questa è la nostra povertà

Un conto corrente postale.

 

Paolo Turturro

 

 

 

progetto: SoMigrafica 2009