Vincenzo Noto

 

 

LASCIARE LA SICILIA IN MAMO AI SOLITI NOTI?

 

Se non fossero così forti le motivazioni che portano a occuparsi delle cose pubbliche, ci sarebbe da chiudersi nel privato lasciando fuori dalla porta quella palude limacciosa che segna la società  siciliana. A tratti, infatti, si intravede una speranza, ma è un bagliore fatuo che accresce lo sconforto. Per questo comincio infatti a dubitare sulla capacità delle nostre genti di disegnare un futuro nel quale i valori etici non costituiscano solo effimere bandiere ma reali e forti riferimenti per costruire una Sicilia migliore. Mi accorgo, e credo di non essere il solo, che anche la pia nobile causa è strumentalizzata al raggiungimento di fini personali che, sarebbero pur legittimi se non fossero utilizzati per la sopraffazione o per interessi di basso profilo.

Leonardo Sciascia, nel suo egotismo illuminista definì la Sicilia "irredimibile" ed io da siciliano ho  considerato per tanto tempo quella definizione ingiusta. Oggi, con la rabbia in corpo di chi non considera buona una certa cosa, debbo tristemente constatare che aveva ragione. La Sicilia, finché la cultura della sua gente, mi dispiace allargare il tiro non lasciandomi andare al facile transfert di gettare tutta la responsabilità sulla classe politica, non muterà radicalmente, finché l'etica della responsabilità non sostituirà quella del privilegio, finché l'arroganza della violenza non si convertirà  in sereno confronto.

La Sicilia che mostriamo è quella rappresentata da omuncoli che schizofrenicamente credono, ed il consenso purtroppo li giustifica, di essere il "sale della terra". Non hanno dunque torto quanti, perfino il rozzo Bossi, a considerarli espressione di sottosviluppo. Ed è inutile farsi scudo di un patrimonio culturale ineguagliabile se di questo stesso patrimonio culturale non solo non si è degni ma, considerata la profonda ignoranza di coloro che ne parlano, non si comprendono i valori ed i sensi.

L'amarezza induce a lasciare, ad abbandonare le battaglie civili... chiudersi appunto nel privato, lasciando che inesperti nocchieri  conducano la barca al disastro. Ma ne saremo capaci!

 

Pasquale Hamel

 

 

 

 

progetto: SoMigrafica 2009