Vincenzo Noto

 

 

LE STATISTICHE E GLI AMMINISTRATORI SICILIANI

 

A scorrere le statistiche pubblicate recentemente dal “Sole 24 ore”, quotidiano della Confindustria che mantiene una notevole serietà nell'informazione, la storica frattura fra classi dirigenti e società, almeno qui in Sicilia, è ormai superata. I nostri amministratori locali, si collocano ai primi posti nel gradimento degli amministrati e, quasi quasi, possono essere portati ad esempio. Se, da siciliani, non possiamo che esprimere soddisfazione, guardandoci in giro, facendo mente locale alla sempre più consistente protesta che da tutti i settori  emerge, qualche perplessità insorge.

Qui c'è da chiedersi se coloro che protestano sotto i palazzi del potere, se coloro che s'indignano per quanto avviene, se coloro che si mettono, ad esempio, in fila per firmare la petizione per la richiesta di dimissioni del sindaco di Palermo Cammarata, siano “altri” rispetto agli amministrati da questi bravi amministratori o se invece ci sia qualcosa che non funzioni nella compilazione delle dette statistiche.

Vivendo fra la gente, cogliendone le difficoltà e le ansie, perfino scontrandoci con certe insufficienze, ed uso una circonlocuzione, delle amministrazioni locali siciliane, viene naturale pensare che, in effetti, nella redazione di queste classifiche qualcosa non funzioni. Sarebbe dunque opportuno che l'autorevole quotidiano milanese mettesse in chiaro i criteri di redazione, e rendesse noti i campioni utilizzati per la loro elaborazione.

E vorrei aggiungere una chiosa al discorso fin qui fatto proprio sulla scorta di queste sorprendenti statistiche. Buttare in pasto alla gente simili statistiche come lo fa il “Sole 24 Ore”, naturalmente se non fossero attentamente verificate, potrebbe dare forza e legittimazione a chi quella stessa forza e legittimazione potrebbe non meritarla, una informazione potrebbe, infatti, avere risultati devastanti demotivando, quella vigile attenzione al buon governo che, nonostante tutto, qualcuno, che crede ancora nei diritti di cittadinanza, continua a tenere alta.

Ma siccome, ben sappiamo, che ci può essere sempre un risvolto positivo della medaglia, sol che lo si voglia cogliere, questi sconvolgenti risultati, anche se falsi, potrebbero sortire anche un effetto positivo, costringendo i beneficiari a comportamenti virtuosi, se non altro per non venire incontro a dolorose e, alla luce, di quanto osserviamo, legittime smentite.

Chi, come me, scrive non per partito preso, non può che augurarselo per il bene delle nostre genti.

 

Pasquale Hamel

 

 

 

 

progetto: SoMigrafica 2009