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UNA GRANDE VOGLIA DI PARTECIPAZIONE

  

I quasi quattro milioni di cittadini che in una domenica di fine novembre si recano ai gazebo per scegliere il candidato segretario del Partito Democratico dimostra soltanto la grande voglia di partecipazione degli elettori alla vita dei partiti. Al di là del risultato pro Bersani o pro Renzi  il significato di questo voto (che sarà ripetuto domenica prossima) prova soltanto che c’è grande voglia di partecipazione alla vita democratica del Paese. E quando il cittadino ne ha la possibilità non perde l’occasione per esprimere democraticamente il suo pensiero.

E’ un grande segnale che i responsabili dei partiti non devono far cadere rientrando nel chiuso delle segreterie partitiche dove si decide il bello e il cattivo tempo molto spesso sulla testa degli elettori o degli iscritti al partito.

Purtroppo le occasioni di partecipazione per l’elettore non sono molte. I partiti non hanno una vivace vita democratica interna né tanto meno hanno sezioni dove si possono discutere i temi della politica nazionale ed internazionale. Tutto sembra affidato a chi è riuscito a procurarsi il maggior numero di tessere. Un discorso molto ma molto vecchio che, purtroppo, ritorna di attualità perché nulla sembra cambiare nella direzione giusta della democrazia. Perché è anche probabile che molti elettori siano andati a votare per fare un favore ad un amico a cui non si poteva dire di no, ma passato questo momento di grande confronto intero al Pd tutto torna come prima e a decidere saranno i soliti noti.

In ogni caso è già un grande risultato l’essere riusciti a portare ad un seggio elettorale allestito in qualche piazza del paese o del quartiere un numero così rilevante di cittadini. Quasi certamente si tratta di quanti già una voglia di partecipazione ce l’hanno e la vivono all’interno delle proprie attività, ma è anche probabile che sulla spinta di questa partecipazione altri elettori possano farsi trascinare in una partecipazione che sarà certamente utile al paese e alle comunità locali che potranno esprimere una classe politica più collegata ai problemi reali.

Domenica prossima si tornerà a votare e già da subito si può capire se la partecipazione è una scelta politica o solo, per tanti, una forma di gratitudine.

 

          Vincenzo Noto

 

 

progetto: CytyMy